cronaca

La ragazza marocchina era morta nel crollo della palazzina di Arnasco
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Don Angelo Chizzolini chiede scusa per la mancata benedizione della salma di Aicha Bellamoudden, la marocchina che si stava convertendo al cristianesimo morta nel crollo della palazzina di Bezzo di Arnasco il 16 gennaio scorso. Lo fa con una nota della Diocesi di Albenga, ma non chiarisce sulle presunte minacce ricevute per lettera e il perché del suo comportamento, ma si dice in "piena adesione alle scelte del vescovo".

"Don Chizzolini chiede scusa, si dispiace profondamente di quanto accaduto e invoca la comprensione di tutti, pronto a dimostrare con i fatti i suoi più intimi sentimenti di apertura e tolleranza", si legge nella nota. Questa mattina il vescovo Guglielmo Borghetti ha ricevuto il parroco di Arnasco per il chiarimento.

"Don Chizzolini ha dichiarato la sua piena adesione alla scelta operata dal vescovo di concedere la presenza nella Chiesa della salma di Aicha, per le esequie con rito cattolico. La sera prima il sacerdote aveva pregato all'obitorio dell'Ospedale di Albenga e benedetto le salme dei due coniugi".

Secondo la nota della diocesi, il sacerdote "è rammaricato profondamente che la decisione del vescovo per un gesto di apertura e di piena solidarietà umana e cristiana sia diventata l'occasione per far divampare sentimenti di divisione e polemica. Il parroco si è detto consapevole che il suo comportamento durante la liturgia delle esequie ha ferito la sensibilità di molti.

I tempi sono difficili e tutti abbiamo bisogno di serenità, comprensione e stima reciproca. I valori del dialogo pacifico e della convivenza civile impongono di non esacerbare gli animi", conclude la nota.