
Sarà possibile edificare soltanto ad almeno dieci metri di distanza da fiumi e torrenti. La quarta Commssione, Territorio-Ambiente, ha approvato la proposta di modifica al "Regolamento regionale in materia di tutela delle aree di pertinenza dei corsi d'acqua", con i voti favorevoli del centrodestra e del Pd, e l'astensione del Movimento 5 Stelle e di Rete a Sinistra.
"Sarà possibile costruire soltanto ad una distanza di almeno dieci metri da torrenti e fiumi", dice il presidente della Commissione, Andrea Costa (Gruppo Misto-Ncd) che puntualizza: "Viene quindi cancellata la deroga che era stata introdotta dalla giunta Burlando nel 2011, l'anno contrassegnato dai violenti alluvioni che hanno devastato Genova, le Cinque Terre e la Val di Vara, che consentiva di costruire a soli tre metri dai corsi d'acqua".
Commenta il consigliere: "Questa modifica rappresenta un doveroso e concreto gesto di attenzione nei confronti del territorio che deve essere tutelato. E per la verità non comprendiamo le ragioni che avevano spinto la passata giunta ad adottare una deroga che consentiva di costruire a soli tre metri dai corsi d'acqua, in una regione dove il rischio alluvioni ed esondazioni è altissimo.
Conclude Costa: «Noi stiamo dimostrando con i fatti l'attenzione verso il territorio. Provvedimenti come quello approvato oggi dalla Commissione credo rappresentino una concreta risposta a chi ci accusa di voler cementificare il territorio anche con il Piano Casa che, invece, è semplicemente una legge tesa a recuperare e valorizzare il patrimonio esistente, a tutto vantaggio dei cittadini. A ben guardare i fatti e, come in questo, i provvedimenti, ci pare che cementificatori siano stati quelli che hanno governato in Liguria immediatamente prima di noi".
IL COMMENTO
Salis, quanto conta la bellezza in politica?
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia