
Il peschereccio venne sequestrato il 13 gennaio scorso. In pratica, la dogana francese contestava il mancato rispetto del trattato del 21 marzo 2015, che tuttavia non sarebbe mai stato ratificato dalle autorità italiane. "Attendiamo di ricevere una comunicazione ufficiale, ma se davvero fosse così - avverte il legale - chiederemo un risarcimento". Il peschereccio venne rilasciato a distanza di una settimana, dietro versamento di 8.300 euro di cauzione.
"Sapevo di essere nel giusto", dichiara il comandante Lobasso a Primocanale. Insieme a tutta la mia famiglia abbiamo vissuto due settimane di terrore ed angoscia. Ho dato mandato al mio avvocato di chiedere tutti i danni. Chi ha sbagliato deve pagare", afferma Lobasso, che chiude cn un sorriso: "Mia moglie a marzo darà alla luce una bambina e, dopo quello che è successo, non potrà che essere una bambina tosta".
IL COMMENTO
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