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Il caso approda in Consiglio Comunale con presidi ambientalisti
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A dare il via libera allo stoccaggio di ceneri derivanti dalla combustione del carbone e provenienti da Brindisi e Roma è stata una determina della Provincia della Spezia. Il sito individuato è un'area di Molo Garibaldi, nello scalo spezzino.

Ora esplode la polemica politica: il caso sarà affrontato nel prossimo Consiglio Comunale, ma la pratica potrebbe anche finire in Regione Liguria.

A sollevare le critiche più dure sono stati il Movimento 5 Stelle, il consigliere comunale Giulio Guerri e le associazioni ambientaliste, che parlano di sfregio, scelta scellerata e dannosa per la salute.

Il materiale proveniente dalle centrali Enel di altre zone d'Italia è destinato al recupero per la produzione di cemento. Ma, anche se la pratica, di fatto, è già stata approvata, nelle prossime ore alcune iniziative politiche potrebbero fermarla: intanto i 5 Stelle chiedono che la Regione intervenga:

il consigliere Francesco Battistini annuncia un’interpellanza per chiedere alla Giunta di aprire un procedimento di VIA (Valutazione Impatto Ambientale) sul sito di stoccaggio:

"Vogliamo garanzie e tutele per i nostri concittadini. In città si respira un forte senso di abbandono da parte delle istituzioni. Se la Regione, a seguito della nostra richiesta, aprirà un procedimento di VIA sull’impianto di stoccaggio - aggiunge Battistini - i cittadini si sentiranno meno soli e la politica avrà riconquistato un po’ di quella fiducia che oggi, purtroppo, manca del tutto".

Intanto domani il Consiglio Comunale affronterà due mozioni presentate da 5 Stelle e dal Consigliere di una lista civica di minoranza Giulio Guerri. Il comitato "La Spezia via dal carbone" sarà presente per chiedere misure urgenti anche sulla dispersione di polvere di carbone a Fossamastra, che potrebbe essere legato alla presenza di una carboniera in Porto, e quindi alla centrale Enel della Spezia.