
A perdere il posto di lavoro sono stati un impiegato dell'anagrafe e uno dell'ufficio caldaie. Le sospensioni, invece, riguardano un addetto all'ufficio tributi e uno ai servizi sociali.
Il numero dei dipendenti licenziati sale così a trentuno, 3 quelli sospesi e altrettanti i procedimenti archiviati. L'inchiesta, scattata nell'ottobre scorso e condotta dalla Guardia di finanza portò agli arresti domiciliari 35 persone e per altre otto scattò l'obbligo di firma, accusati a vario titolo di truffa e falso, ma i comportamenti fraudolenti, come quello di timbrare e poi lasciare il posto di lavoro per fini privati, ha coinvolto 196 dipendenti.
Tra le persone licenziate anche il vigile che timbrava in mutante e il dipendente che andava in canoa durante il turno di lavoro che sono diventati il simbolo dell'inchiesta.
IL COMMENTO
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