
Secondo i magistrati il testamento sarebbe frutto di plagio: lo avrebbe scritto Marzia, aiutata dall'avvocato Giuliana Feliciani, per poi farlo firmare al fratello, una settimana prima della morte. La sorella e l'avvocato Giuliana Feliciani sono indagate in concorso per falso. Nel testamento si dispone che vada "a Isa Barrack, mia convivente, la casa sita in Ameglia, via Camisano compresi arredi e suppellettili", fra i quali ci sarebbero anche alcune opere d'arte di grande valore, a Isa vanno anche "la somma di un milione di euro, depositata presso la Banca Ponti di Genova e le somme depositate presso la banca Carige di Caniparola", di importo imprecisato.
A seguire c'è scritto che Corini lascia alla sorella Marzia un milione di euro, alla mamma Eliana 300mila euro, alla "mia amica e collega" Giuliana Feliciani 400mila euro". Altri lasciti sono per un'amica e per la domestica di casa Corini. Alla procura, per procedere per il reato di falso, è bastato certificare, con perizia, che calligrafia dello scritto e firma non appartengono alla stessa mano.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo