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Secondo il primo cittadino questa attività oggi "è improponibile in un contesto quale il primo bacino, prossimo al centro città e simbolo della propensione turistica e di riappropriazione del mare da parte della comunità". Non lontano dal molo infatti c'è il terminal crociere con gli attracchi delle grandi navi.
La nota di Federici si riferisce alla possibilità che da quella banchina passino sino a 100 mila tonnellate di ceneri provenienti dalle centrali Enel di Civitavecchia e Brindisi. I residui della combustione del carbone verrebbero stoccate in silos all'interno del porto e poi portate nel nord Italia per farne cemento. "Via tutte le attività negative dal punto di vista ambientale e paesaggistico", dice il sindaco
Lo stop richiesto all'autorizzazione segue però una determina della Provincia, ente di cui Federici è Presidente, che autorizzava attraverso i suoi tecnici lo stoccaggio. "Se sotto il profilo tecnico gli iter autorizzativi sono stati del tutto rispettosi della normativa e dei principi di tutela della salute - sottolinea il sindaco - in realtà non è più tollerabile la presenza di queste attività nel nostro golfo".
IL COMMENTO
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