Minacce, insulti a studenti e professori, oltre a furti e lancio dei registri di classe dalle finestre. Per questo un gruppo di genitori di studenti di un istituto professionale di Imperia si sono rivolti al provveditore per denunciare il comportamento violento e indisciplinato di un gruppetto di studenti dell'istituto professionale.
"La classe è continuamente disturbata da alcuni studenti indisciplinati - scrivono i genitori - che non permettono lo svolgimento delle lezioni. Noi ci siamo più volte rivolti al preside che ogni volta ci ha risposto di avere le mani legate e di non poter fare di più, se non sospendere i ragazzi per brevi periodi, ma al loro rientro di fatto nulla cambia". I genitori denunciano anche che "la rappresentante di classe ha rassegnato le dimissioni per iscritto, dopo la prima assemblea", perché era stata minacciata fisicamente se avesse scritto qualcosa su quello che succedeva in classe. Il provveditore Franca Rambaldi ha fatto sapere di aver concordato assieme al preside una serie di incontri con i genitori. "Cercheremo di superare questo momento particolarmente difficile per quella scuola. Ma è necessario il dialogo con le famiglie". "Non possiamo né cacciarli, né arrestarli. E' logico che se un ragazzo lascia dieci euro sul tavolo, c'è il rischio che qualcuno passi e se li prenda. Questi ragazzi, quattro o cinque in tutto, sono stati più volte sospesi e abbiamo proposto ai genitori un percorso alternativo, ma ci hanno risposto che loro stessi non sono in grado di controllarli e che poi lavorano tutto il giorno", ha però spiegato il preside dell'istituto, Paolo Auricchia.
"La classe è continuamente disturbata da alcuni studenti indisciplinati - scrivono i genitori - che non permettono lo svolgimento delle lezioni. Noi ci siamo più volte rivolti al preside che ogni volta ci ha risposto di avere le mani legate e di non poter fare di più, se non sospendere i ragazzi per brevi periodi, ma al loro rientro di fatto nulla cambia". I genitori denunciano anche che "la rappresentante di classe ha rassegnato le dimissioni per iscritto, dopo la prima assemblea", perché era stata minacciata fisicamente se avesse scritto qualcosa su quello che succedeva in classe. Il provveditore Franca Rambaldi ha fatto sapere di aver concordato assieme al preside una serie di incontri con i genitori. "Cercheremo di superare questo momento particolarmente difficile per quella scuola. Ma è necessario il dialogo con le famiglie". "Non possiamo né cacciarli, né arrestarli. E' logico che se un ragazzo lascia dieci euro sul tavolo, c'è il rischio che qualcuno passi e se li prenda. Questi ragazzi, quattro o cinque in tutto, sono stati più volte sospesi e abbiamo proposto ai genitori un percorso alternativo, ma ci hanno risposto che loro stessi non sono in grado di controllarli e che poi lavorano tutto il giorno", ha però spiegato il preside dell'istituto, Paolo Auricchia.
IL COMMENTO
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