cronaca

Gip dovrà decidere su richiesta di archiviazione
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Sono 16 le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta sul presunto spionaggio industriale ai danni di Ansaldo Energia. A compierlo su un appalto da 7,9 milioni di euro sarebbe stata la concorrente Cfd. Gli indagati sono cinque ingegneri ex Ansaldo, due ingegneri e sei dipendenti di Cfd, società di progettazione di impianti civili e industriali con sede a Genova e tre dirigenti di una società iraniana, la Mapna, coplesso energetico pubblico con sede a Teheran.

Le contestazioni, a vario titolo, sono rivelazione di segreti industriali, ricettazione, appropriazione indebita e accesso abusivo a un sistema informatico o telematico. Per tutti gli indagati la procura aveva chiesto l'archiviazione mentre aveva disposto il giudizio, per alcuni di loro, in relazione a all'appropriazione indebita riferita al contenuto di alcuni documenti. Ansaldo ha fatto opposizione e oggi c'è stata la discussione davanti al gip Massimo Cusatti che si è riservato di decidere.

L'inchiesta ruota intorno al progetto di costruzione di una turbina industriale. Per realizzarla gli ingegneri fuorusciti da Ansaldo avrebbero 'rubato' progetti messi a punto in Ansaldo Energia per metterli a disposizione di Cfd permettendole di aggiudicarsi l'appalto. E per questo risulta indagata anche la Cfd per responsabilità amministrativa. A presentare un esposto era stata Ansaldo Energia.

L'avvocato Rinaldo Romanelli che difende gli ingegneri di Cfd ha commentato: "Dopo tre anni di indagine il pm aveva chiesto l'archiviazione per quasi tutte le ipotesi di reato mettendo nero su bianco che non abbiamo rivelato alcun segreto di Ansaldo nell'elaborazione del progetto che avremmo dovuto fornire agli iraniani. Così avevamo detto fin da subito. Nel frattempo, però, il contratto da 7,9 milioni di euro è saltato e Cfd ha subito gravissimi danni e tutti i dipendenti sono stati licenziati".