
Per il Consiglio di Stato non c'è prova che l'attività degli amministratori fosse indirizzata a "soddisfare le esigenze di consorterie malavitose" e "non è neanche ipotizzabile l'infiltrazione mafiosa nel Comune".
Per l'ex sindaco Scullino "non vi era nessun condizionamento, né infiltrazione mafiosa. È stata fatta un'enorme ingiustizia. È evidente che è stato fatto un pessimo lavoro, con errori grossolani. I componenti della Commissione d'accesso e qualche Commissario straordinario, come Luciana Lucianò, dovrebbero chiedere scusa e riconoscere di essere stati tutt'altro che imparziali".
IL COMMENTO
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