
"Io penso che non ci siano elementi oggettivi per condannare Giovanni Antonio Rasero", è questa la risposta dell'avvocato Luigi Chiappero al Pg che nei giorni scorsi ha chiesto la condanna all'ergastolo per il suo assistito. "Dopo aver detto la verità, nessuno l'ha creduto - ha detto il difensore - e Rasero ha dovuto rincorrere la procura per ottenere qualche facilitazione dai magistrati", come la fine della carcerazione preventiva.
Chiappero ha descritto Rasero come una persona incapace di poter far del male a qualcuno, al contrario della madre del piccolo, Katerina Mathas, persona dall'umore molto instabile probabilmente a causa dell'uso di cocaina.
Intanto Rasero ha proclamato per l'ennesima volta la sua innocenza.
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