
Il Consiglio presenterà una mozione "per far sì che la questione Kavo Promedi divenga caso-simbolo capace di promuovere una legislazione di tutela, per impedire che altre multinazionali presenti sul territorio italiano abbiano la possibilità di manifestare comportamenti analoghi a quelli tenuti dalla Kavo Promedi".
Si ricorda poi che "l'azienda non ha mai dichiarato lo stato di crisi, che è sempre stata diffusa l'idea di un corretto e regolare funzionamento dell'unità produttiva e che, stando anche alle ultime informazioni, appare assolutamente positiva la situazione economico-finanziaria dell'azienda".
SOLIDARIETA' BIPARTISAN - "I lavoratori non sono oggetti - hanno sottolineato gli esponenti del Pd - e non possono essere spremuti come limoni finché servono e poi gettati in un angolo. Non è accettabile che un'azienda che non è in crisi decida, con logiche mai chiarite, di delocalizzare un'attività che produceva bene e che era in crescita". Il Pd ha anche annunciato che un'azienda genovese sarebbe disponibile a impiegare la forza lavoro della Kavo nella propria compagine lavorativa. Il MoVimento 5 Stelle ha invece annunciato che presenterà un'interrogazione urgente al Parlamento Europeo "per valutare le effettive responsabilità dell'azienda nei confronti dei lavoratori ed eventuali sanzioni".
IL COMMENTO
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