cronaca

Così il presidente della Cei durante l'omelia pasquale a Genova
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 "Se guardiamo a ciò che accade, al terrorismo contagioso, alla violenza diffusa, ai muri e alle barriere verso chi soffre, al nuovo disordine mondiale, al nichilismo allegro della morte, ai nostri difetti ricorrenti, sì, dobbiamo aspettare i tempi ultimi per intravvedere l'alba di un'umanità che non divori se stessa. Ma lo sguardo del buon senso e della fede dice diversamente". E' uno dei passaggi dell'omelia pronunciata dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, durante la messa pasquale a Genova.

"L'esperienza - ha detto Bagnasco - rivela che, sotto la superficie spumeggiante del male, brulica la vita buona degli umili e dei semplici, degli onesti e dei generosi, delle famiglie che con amore e sacrificio sono esempio di dedizione ed eroismo. Troviamo l'esempio dei martiri straziati e uccisi perché sono cristiani. Tutto questo è segno che Gesù è risorto ed è con noi. E' primizia del mondo che verrà, anzi che è nato in Lui e che germoglia nella storia".