Congresso tra veleni e tensioni: al via la conta nel Pd spezzino

È iniziata nei circoli del partito democratico spezzino la prima fase del congresso che porterà alla scelta del segretario provinciale. In corsa ci sono Federico Barli, uomo della sinistra del partito vicino al Ministro Andrea Orlando, e Federica Pecunia, esponente dell’ala paitiana del Pd.

Mentre il sindaco della Spezia Massimo Federici è ancora alle prese con la crisi di giunta che, a questo punto, cercherà di risolvere dopo i voti nei circoli di questo fine settimana, il Pd si appresta così a scegliere il nuovo segretario provinciale.

Domenica si chiuderanno i conti con l’elezione dei delegati che, sette giorni dopo, andranno ad eleggere formalmente il nuovo segretario.

Le vicende precongressuali con il boom di iscritti precedente alla fase congressuale ha portato ad una situazione molto fluida. Al momento i ben informati dentro al partito, danno per probabile una vittoria su scala provinciale di Federica Pecunia, con Barli che avrebbe però un maggior numero di delegati nella città capoluogo. Per Pecunia dovrebbe essere determinante la Val di Magra: i paitiani, infatti, hanno stretto da tempo un accordo di ferro con una grossa fetta del pd sarzanese, sindaco Cavarra in testa.

Nelle ultime ore, oltre alla crisi di giunta alla Spezia e ai tesseramenti improvvisi degli ultimi mesi, ad alimentare le polemiche sono anche le intenzioni dei candidati rispetto alla futura organizzazione del partito. Federica Pecunia potrebbe infatti avallare la decisione di ridurre i poteri delle unioni comunali (come quella spezzina), o addirittura cancellarla, rendendo così parzialmente vano il successo di Barli in città.

In queste ore si vota proprio nella gran parte dei circoli spezzini, con Pecunia impegnata ad illustrare il suo programma nel quartiere di Mazzetta, e lo sfidante Barli nella popolosa Migliarina.

Domenica sera con l’elezione di tutti i delegati definita, si conoscerà il nome del segretario, anche se solo in maniera virtuale.