cronaca

"Individueremo nuovi siti per installare i distributori"
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Dopo l'incontro con allevatori e istituzioni locali per far fronte all'emergenza latte nell'entroterra genovese, il Municipio Valpolcevera e il Municipio Ponente hanno emesso un documento in cui si impegnano a tutelare gli allevatori e chiede interventi da parte degli enti locali. 

"La presa di posizione della Parmalat è vergognosa, non possono essere usati altri termini", attaccano i presidenti Iole Murruni e Mauro Avvenente. "Le multinazionali agiscono solo per accumulare ricchezza. Bene hanno fatto i cittadini dotati di libero arbitrio" a scegliere di "non consumare prodotti di aziende che intendono massacrare il delicato tessuto dell'entroterra, composto da molti giovani che presidiano il territorio". 

Nel mirino c'è ovviamente Parmalat, proprietaria del marchio Latte Oro e controllata dal gigante francese Lactalis, che ha proposto agli allevatori un contratto da 20 centesimi al litro (il precedente era di 30 centesimi) "per poi rivenderselo a 1,59 euro in latteria e nelle grandi catene di distribuzione", attaccano i due presidenti. 

Spazio, allora, alla filiera corta senza intermediari. "Saranno individuati siti, come mercati, scuole, luoghi di lavoro, dove mettere in opera i distributori per evitare che il latte appena munto venga gettato nelle letamaie". Una soluzione transitoria è stata trovata grazie all'accordo con alcuni caseifici liguri e piemontesi, ma i municipi genovesi ora chiedono risposte di lungo termine. 

"A Regione, Città metropolitana e Comuni chiediamo che venga pubblicizzato l'entroterra con un vero e proprio marchio del territorio, che siano varati sgravi fiscali, che si sviluppino premialità per i prodotti liguri nelle gare d'appalto", si conclude la nota.