I capigruppo e numerosi consiglieri regionali hanno incontrato, insieme al vicepresidente e assessore alla sanità Sonia Viale e all'assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone, i rappresentanti del Comitato spontaneo di Fegino-Borzoli in merito allo sversamento di petrolio in alcuni torrenti della Valpocevera, a Genova.
L'incontro è stato coordinato dal presidente del Consiglio regionale Francesco Bruzzone e dal vicepresidente Sergio Rossetti. I delegati hanno denunciato che decine di persone che abitano in prossimità del torrente Fegino manifestano profondi malesseri: bruciori alla gola, agli occhi, nausea e mal di testa. Un bambino con problemi respiratori - hanno riferito - è stato condotto al pronto soccorso.
Gli abitanti hanno manifestato perplessità rispetto agli esiti degli accertamenti di Arpal, che non ha rilevato concentrazioni superiori ai limiti di legge, e hanno chiesto che non ripartano ancora le attività di pompaggio da parte di Iplom (titolare dell'impianto guastato), che sia rimosso rapidamente lo strato di petrolio che ha ricoperto il torrente per restituire il quartiere alla normalità.
L'assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone ha ricordato gli interventi effettuati fin dalla notte successiva all'incidente, per evitare che il petrolio dal torrente Polcevera raggiunga il mare, e ha riconosciuto la gravità della situazione: "C'è stata - ha detto - una piena di petrolio". L'assessore ha annunciato, inoltre, che entro oggi verrà deciso, insieme al ministero dell'Ambiente e al Dipartimento nazionale di protezione civile, quale stato di emergenza emettere in modo tale da potere intervenire il più rapidamente possibile e ha assicurato che "il percorso di bonifica sarà totale".
L'assessore alla sanità e vicepresidente della giunta Sonia Viale ha assicurato "un intervento della Asl di supporto anche psicologico in questo momento alle persone" attraverso un piano di sostegno sanitario anche di carattere informativo e preventivo che sarà tempestivamente diffuso fra la popolazione interessata attraverso il Municipio V. Al termine dell'incontro è stato stilato un ordine del giorno, che è stato presentato in aula dopo la riapertura della seduta.
L'odg approvato all'unanimità, si legge in un comunicato del Pd, chiede l'attivazione delle procedure per la richiesta dello Stato di emergenza, un intervento deciso presso Iplom affinché parta al più presto la bonifica e vengano avviati velocemente i procedimenti risarcitori e l'istituzione di un tavolo con Città Metropolitana, Comune e la stessa Iplom per valutare le prospettive dell'azienda e le garanzie di sicurezza per l'abitato di Fegino.
L'incontro è stato coordinato dal presidente del Consiglio regionale Francesco Bruzzone e dal vicepresidente Sergio Rossetti. I delegati hanno denunciato che decine di persone che abitano in prossimità del torrente Fegino manifestano profondi malesseri: bruciori alla gola, agli occhi, nausea e mal di testa. Un bambino con problemi respiratori - hanno riferito - è stato condotto al pronto soccorso.
Gli abitanti hanno manifestato perplessità rispetto agli esiti degli accertamenti di Arpal, che non ha rilevato concentrazioni superiori ai limiti di legge, e hanno chiesto che non ripartano ancora le attività di pompaggio da parte di Iplom (titolare dell'impianto guastato), che sia rimosso rapidamente lo strato di petrolio che ha ricoperto il torrente per restituire il quartiere alla normalità.
L'assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone ha ricordato gli interventi effettuati fin dalla notte successiva all'incidente, per evitare che il petrolio dal torrente Polcevera raggiunga il mare, e ha riconosciuto la gravità della situazione: "C'è stata - ha detto - una piena di petrolio". L'assessore ha annunciato, inoltre, che entro oggi verrà deciso, insieme al ministero dell'Ambiente e al Dipartimento nazionale di protezione civile, quale stato di emergenza emettere in modo tale da potere intervenire il più rapidamente possibile e ha assicurato che "il percorso di bonifica sarà totale".
L'assessore alla sanità e vicepresidente della giunta Sonia Viale ha assicurato "un intervento della Asl di supporto anche psicologico in questo momento alle persone" attraverso un piano di sostegno sanitario anche di carattere informativo e preventivo che sarà tempestivamente diffuso fra la popolazione interessata attraverso il Municipio V. Al termine dell'incontro è stato stilato un ordine del giorno, che è stato presentato in aula dopo la riapertura della seduta.
L'odg approvato all'unanimità, si legge in un comunicato del Pd, chiede l'attivazione delle procedure per la richiesta dello Stato di emergenza, un intervento deciso presso Iplom affinché parta al più presto la bonifica e vengano avviati velocemente i procedimenti risarcitori e l'istituzione di un tavolo con Città Metropolitana, Comune e la stessa Iplom per valutare le prospettive dell'azienda e le garanzie di sicurezza per l'abitato di Fegino.
IL COMMENTO
Come si controllano le acque superficiali in Liguria
Che tristezza la politica che non vuole la sanità