cronaca

Sopralluogo della protezione civile nazionale
1 minuto e 28 secondi di lettura
È arrivato il direttore della protezione civile nazionale, Roberto Oreficini, a Fegino per un sopralluogo sul rio colpito dal disastro ambientale della Iplom e sul torrente Polcevera. Intato il Comune di Genova, per voce dell'assessore Gianni Crivello, chiede con forza a Iplom che moltiplichi le forze per mettere in sicurezza la zona eliminando "nelle prossime ore e non nei prossimi giorni" il greto del rio che scorre in mezzo alle case e che, coperto di petrolio, provoca i sintomi fastidiosi per i cittadini, come bruciore agli occhi e alla gola oltre a un forte mal di testa.

Intato nei giardinetti in via Borzoli è arrivata un'unità mobile della Asl3, un camioncino con all'interno medici che rispondono alle domande dei cittadini ed eseguono test sulla salute: "Sono già una ventina le persone venute da noi - spiega un responsabile - ripetiamo che non ci sono rischi veri per la salute. I sintomi che la gente accusa sono transitori e non devono preoccupare."

Gli chiediamo se bere latte può aiutare a limitare gli effetti dei vapori: "Da sempre è stato usato per espellere prima la tossicità, non fa mai male... Per gli occhi invece consigliamo lavaggi con acqua calda per limitare il bruciore." Ma i cittadini non sono convinti e continuano a chiedere che il sindaco disponga la chiusura della Iplom: "Le risposte della Asl e di Arpal non ci soddisfano. E se fra 10 anni ci viene un tumore, come facciamo a dimostrare che magari è dipeso da questo fatto, se nessuno ci para le spalle prima?" Lamentano i residenti della zona.

Intanto si temono le piogge del weekend che metteranno in movimento il petrolio depositato sul greto ora asciutto del rio Fegino.