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Non solo il rigore di Berardi ma tante parate per il numero uno blucerchiato
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Nella mani di San Viviano. La Sampdoria che ha strappato un punto pesantissimo, anche alla luce dei risultati di Frosinone e Palermo, deve ringraziare per l’ennesima volta in questo frangente il suo portiere.

E se la banalità vorrebbe che l’encomio fosse legato alla parata sul calcio di rigore all’88mo calciato da Berardi, la realtà è che a Reggio Emilia il portiere blucerchiato ha salvato in almeno altre 3 occasioni il risultato che Ranocchia, con la complicità del signor Mariani, aveva rischiato di compromettere.

Viviano sugli scudi, abbracciato come un eroe a fine gara dai suoi compagni e che nelle ultime partite è risultato spesso determinante. Montella è, si, finalmente riuscito a trovare la quadratura del cerchio di una squadra che resta, comunque, costruita male e con cronici problemi di carattere ma lo ha fatto ricorrendo a una blindatura della difesa che, prima, faceva acqua da tutte le parti. Risultato: 4 reti incassate in 8 partite e molte paratissime di Viviano che ora si candida per un posto in azzurro.

Già, perché l’infortunio di Perin apre la strada alla scelta, da parte di Conte, di un altro guardiano dietro Buffon e Viviano, con le sue parate e la sua esperienza, un pensierino può farcelo. Non prima, però, di aver ottenuto la matematica salvezza con la Sampdoria.

Che domenica, contro la Lazio cercherà la vittoria che possa definitivamente chiudere un’annata fatta di troppe sofferenze.