
"Il giudizio su quanto accaduto non spetta al sindacato né ai lavoratori né a nessun altro, ma alla magistratura. C'è invece chi ha già allestito processi sommari e decretato le proprie sentenze, c'è chi vuole condannare a morte il lavoro perché a sua parere alternativo all'ambiente. Questo non possiamo accettarlo. In ballo c'è il futuro di 240 famiglie. Ancora una volta i soliti noti cavalcano questo genere di situazioni e così facendo raccolgono consensi per sé e adesioni 'di pancia' tra i cittadini che sono stati danneggiati e ai quali la Cisl esprime la propria solidarietà. Il tema non e' contrapporre il lavoro all'ambiente, ma impegnarsi per migliorare la sostenibilità ambientale delle realtà produttive del nostro territorio", si sfoga Maestripieri.
Infine l'appello: "Chiediamo alle autorità cittadine, regionali e statali di aprire subito un tavolo con i sindacati per affrontare la questione del lavoro. Chiediamo a tutti i cittadini di non dimenticare i lavoratori e le loro famiglie".
IL COMMENTO
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