cronaca

240 lavoratori in cassa integrazione dopo il disastro della Valpolcevera
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"A seguito allo sversamento di greggio da una tubatura Iplom ancora una volta torna alla ribalta un tema secondo noi strumentale, quello dell'alternativa tra ambiente e lavoro. I lavoratori sono certamente tra le vittime (sono già stati messi in cassa integrazione a rotazione) e non certo tra gli eventuali responsabili". A dirlo è Luca Maestripieri, segretario generale genovese della Cisl, dopo l'annuncio della cassa integrazione per i 240 dipendenti della raffineria con sede a Busalla, conseguente al disastro ambientale di Genova.

"Il giudizio su quanto accaduto non spetta al sindacato né ai lavoratori né a nessun altro, ma alla magistratura. C'è invece chi ha già allestito processi sommari e decretato le proprie sentenze, c'è chi vuole condannare a morte il lavoro perché a sua parere alternativo all'ambiente. Questo non possiamo accettarlo. In ballo c'è il futuro di 240 famiglie. Ancora una volta i soliti noti cavalcano questo genere di situazioni e così facendo raccolgono consensi per sé e adesioni 'di pancia' tra i cittadini che sono stati danneggiati e ai quali la Cisl esprime la propria solidarietà. Il tema non e' contrapporre il lavoro all'ambiente, ma impegnarsi per migliorare la sostenibilità ambientale delle realtà produttive del nostro territorio", si sfoga Maestripieri.

Infine l'appello: "Chiediamo alle autorità cittadine, regionali e statali di aprire subito un tavolo con i sindacati per affrontare la questione del lavoro. Chiediamo a tutti i cittadini di non dimenticare i lavoratori e le loro famiglie".