Classe 1973. Ingegnere libero professionista. Coniugato con due figli. È questo il profilo di Michele Calcagno, candidato sindaco della lista "Diano Riparte", che nelle scorse ore ha presentato la squadra che lo sosterrà alle elezioni del prossimo 5 giugno. Una lista dalle sfaccettature politiche diverse, che comprende alcuni uomini di provenienza centrodestra (a partire dall'ex sindaco Angelo Basso) ma che candida nel ruolo di capolista Antonio Lapalomenta, ex amministratore di tradizione socialista.
Nello specifico, la lista è composta da Luisa Barcella, Angela Novaro, Gianni Rossi Cassani, Luca Valentini, Marco Perasso, Eros Pellegrino, Angelo Basso, Eugenio Martini, Angelo Campagnoli, Antonio Lapalomenta, Anna Luigia Legramandi, Debora Cavalleri. "Qui mi conoscono tutti. Sono un dianese come lo sono tutti i componenti della mia squadra. Sono tutte persone affermate che si sono volute mettere in gioco. Tutte persone che sono in relazione con i dianesi", ha sottolineato a Primocanale Calcagno.
"È una lista che vuol parlare ai cittadini", ha aggiunto il candidato sindaco. "I cittadini sono stati poco considerati dall'amministrazione uscente. Questa è una situazione che tocchiamo con mano. Questa lista ha delle idee ben precise e vuole portare risolvere tutta una serie di problematiche. Bisogna sviluppare l'aspetto turistico, che tocca tutti i dianesi, e cogliere l'occasione dello spostamento della ferrovia, che è un passaggio epocale per quanto riguarda la nostra cittadina. Noi non vogliamo farci sfuggire questa occasione che potrà portare un nuovo sviluppo alla città".
Calcagno è stato per alcune ore il candidato sindaco unitario di una coalizione che comprendeva anche il Partito Democratico. Poi è saltato tutto. Calcagno ha le idee chiare sul perché questo accordo sia sfumato. "Quando mi sono messo in gioco sono stato chiamato dalle varie aree politiche. Sono arrivato con il mio programma che è stato condiviso da tutti, proprio per la mia trasversalità. Per quanto mi riguardava, il discorso era che ognuno si dovesse svestire dei propri panni e mettere a disposizione le personalità migliori. Sembrava fosse così ma dopo sono arrivati dei veti dai partiti e questo ha degenerato la situazione. Questo non ha permesso di avviare un discorso che prescindesse dai discorsi partitici".
Il candidato sindaco di Diano Riparte risponde poi a Giacomo Chiappori, primo cittadino uscente e candidato per un secondo mandato, che a Primocanale aveva dichiarato: "Io sono un peso massimo, i miei avversari non so". "Il sindaco uscente - ha concluso Calcagno - dovrà far vedere cos'ha fatto in questi cinque anni e quindi credo che il vantaggio sia solo il mio".
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Diano Marina, Calcagno punzecchia Chiappori: "Se parla di quello che ha fatto parto in vantaggio"
E sul mancato accordo col Pd: "Hanno prevalso i veti dei partiti"
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