politica

"Altri problemi in arrivo con la stagione estiva”.
1 minuto e 54 secondi di lettura
"Lasciate ogni speranza voi che salite, verrebbe da dire, ma c’è poco da scherzare – è la stoccata del consigliere regionale Gianni Pastorino sul tema dei pendolari che si muovono in treno fra Genova e Savona. "Il servizio passeggeri versa in condizioni disperate". Questa mattina in consiglio regionale discussa l’interrogazione di Rete a Sinistra in cui sono stati chiesti provvedimenti alla giunta: "il calvario va avanti per tutto l’inverno e per buona parte della primavera. Ultimamente la situazione è un po’ migliorata, certo non per merito di Trenitalia: ma semplicemente perché i treni sono meno frequentati. È paradossale: il treno funziona solo quando la gente non lo prende" Tre i problemi evidenziati da Rete a Sinistra: composizione inadeguata dei convogli (poche carrozze, e del tipo meno capiente), continui ritardi sulla tratta soprattutto in orario serale, taglio delle fermate nelle stazioni di Arenzano, Cogoleto, Varazze per i treni diretti e provenienti da Ventimiglia. Porre rimedio, e presto.

"L’assessore Berrino ha riconosciuto che il problema c’è, non si può ignorare, e per prima cosa ha chiesto formalmente a Trenitalia la riprogrammazione dei turni del materiale rotabile – sottolinea Pastorino -; su questo punto siamo soddisfatti, ma le questioni sul tavolo restano ancora moltissime, considerando l’afflusso dei passeggeri che gravitano ogni settimana su questo tragitto".

I numeri riferiti dall’assessore sono da capogiro: ogni settimana 108.000 persone scendono nella stazione di Sampierdarena, 70.000 a Sestri Ponente, 50.000 a Voltri, 25.000 ad Arenzano. C’è un problema di autonomia e autorevolezza nei confronti dell’azienda: la giunta dovrebbe valutare un intervento sanzionatorio nei confronti di Trenitalia, se le criticità evidenziate dovessero permanere – sottolinea Pastorino - Del resto Trenitalia ha già ampiamente dimostrato atteggiamenti ostruttivi, a scapito degli accordi e degli impegni presi con la Regione. Questo sistema deve finire: ci auguriamo che la nostra interrogazione e altri provvedimenti analoghi di questi ultimi mesi possano servire". Anche perché, con l’estate alle porte, si teme una nuova ondata di disagi: "terminate le scuole arriveranno i bagnanti e inizieranno i consueti esodi verso le spiagge – conclude Pastorino -; impensabile affrontare la stagione con questi presupposti".