
Dalla cassetta della posta dei cittadini, le notifiche approdano in massa alla Casa Comunale provocando un eccesso di attività per gli uffici preposti. Come? “L’utente, se non è in casa, trova nella cassetta della posta un 'avviso di cortesia' di Equitalia che prevede la consegna dell’atto formale presso l’ufficio postale. Peccato che all’ufficio postale, il nostro utente tipo non riesca a ricevere alcunché perché il suo 'avviso di cortesia' risulta in viaggio verso la Casa Comunale”, denunciano le associazioni dei consumatori
Una volta varcata la porta degli uffici del Comune, il cittadino scopre che la famigerata notifica è ancora in viaggio, insomma: non è stata consegnata. “L’utente, a cui nel frattempo passano giorni e termini di pagamento, dovrà attendere che l’ufficio postale competente faccia recapitare presso il suo domicilio la tanto sospirata notifica di Equitalia. Nel frattempo il cittadino, recandosi da un ufficio all’altro come un pellegrino, ha perso giorni di lavoro, mentre gli impiegati della Casa Comunale continuano ad essere subissati dalle pratiche di competenza Poste”.
Adoc e Uil Fpl chiedono di "conoscere i termini della convenzione tra Equitalia e Poste Italiane al fine di tutelare utenti e lavoratori alle prese con i disservizi descritti” e domandano alle parti in causa di "predisporre urgentemente un incontro per risolvere, una volta per tutte, questa vicenda che sta creando gravi disservizi alla cittadinanza".
IL COMMENTO
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