cronaca

Il capo della squadra mobile: "La ragazza bionda già vista altre volte"
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Nessun complice ad aspettare in auto, nessun tentativo di fuga, nessun rapimento. Dopo il caso Acquasola che ha fatto preoccupare tutta Genova, il dirigente della squadra mobile di Genova, Annino Gargano, getta acqua sul fuoco e rassicura i genitori. Ma invita anche a chiamare le forze dell'ordine prima di lanciare allarmi sui social.

A lanciare l'allarme era stata la mamma delle due bambine di 5 anni, che a suo dire avevano subito un tentativo di rapimento al parco dell'Acquasola nel centro di Genova: “Erano le cinque di pomeriggio e mia figlia era insieme a due amichette. A un certo punto si è avvicinata questa ragazzina e si è messa a parlare con loro. Dopo alcuni secondi ha preso per mano mia figlia e la sua amichetta, mentre la terza le seguiva, e si sono allontanate”, ha raccontato. Si tratterebbe di una 14enne, “bionda, molto slavata, pallida. Aveva al collo una collana con scritto il nome Elisabetta. Aveva una giacca di jeans lunga e due vistosi orecchini tondi", l'ha descritta la madre.

“Abbiamo profuso ogni impegno per far luce sulla vicenda. Ma c'erano alcuni elementi dubbi”, spiega Gargano a Primocanale. La Polizia ha verificato che ad attenderla in auto non c'era alcun 'complice' pronto a sgommare via, ma semplicemente il padre. Poco dopo, la biondina è stata vista rientrare nel parco da un accesso diverso. Forse voleva ritentare un sequestro? Difficile, secondo Gargano: “L'avevano già notata frequentare il parco in maniera tranquilla, sempre col papà. Possiamo dire a tutte le mamme che portano qui i figli che possono stare serene”. 

Sui possibili rapimenti ai danni di minori, la Polizia invita comunque a fare sempre attenzione. Anche se, prima di avviare tam-tam in rete, sarebbe meglio affidarsi a chi di dovere: “In passato ci sono stati casi limiti. Come per l'episodio dell'Acquasola, noi auspichiamo che i genitori stiano sempre in guardia e chiamino il 112 o il 113 per informarci. Meglio una chiamata di troppo che una di meno”. 

Per quanto riguarda il caso scoppiato sabato, è probabile che la 14enne incriminata volesse solo giocare, magari a modo suo. Le bimbe hanno raccontato che non riuscivano a liberarsi della stretta di mano, ma l'ipotesi di un rapimento a questo punto viene esclusa. La dinamica poco chiara ha comunque generato in pochissimo tempo un allarme che si è rapidamente diffuso via Facebook e Whatsapp. Stefano Garassino, di Lega Nord Liguria, aveva invocato sentinelle in incognito sul territorio. La polizia aveva allertato i volontari che prestano servizio di vigilanza, e anche i guardiani dei parchi erano stati informati dell'episodio.