![](https://www.primocanale.it/materialiarchivio/immagininews/20160523164427-tribunale_genova.jpg)
Il pm Silvio Franz, che aveva coordinato l'inchiesta della guardia di finanza, aveva chiesto il rinvio a giudizio per l'ex presidente di banca Carige Giovanni Berneschi e per altre cinque persone tra cui la nuora Francesca Amisano e i vertici del centro Antonio Cipollina, Gian Marco Grosso e Marcello Senarega, oltre alla moglie di Berneschi Umberta Rotondo e lo stesso Centro fiduciario. I reati contestati sono riciclaggio, favoreggiamento reale e ostacolo agli organismi di vigilanza.
Secondo gli inquirenti, il Cf spa avrebbe costituito, in alcune occasioni, "un crocevia strategico per la gestione di pratiche finanziarie" definite 'opache' riguardanti capitali di provenienza illecita. La Guardia di Finanza avrebbe accertato che i vertici del Centro fiduciario, sotto l'influenza di Berneschi che era vicepresidente del cda, tutelavano alcuni clienti, titolari di depositi di rilevante importo, tra cui lo stesso Berneschi e il suo nucleo familiare, al punto di alterare e nascondere documenti di operazioni finanziarie operate da alcuni clienti attraverso società affinché non finissero sotto i riflettori degli ispettori della Banca d'Italia e dell'unità di informazione finanziaria durante le operazioni ispettive.
IL COMMENTO
Torna “Ti ricordi?”, quando la memoria racconta la storia recente di Genova
Cassinelli alla Suprema Corte, onore anche per Genova liberale