cultura

Il sovrintendente Roi alla presentazione della nuova stagione
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"Il Teatro Carlo Felice si sta risanando con le sue forze, ma se non arrivano le risorse promesse dalla Legge Bray rischiamo di essere stesi da una gravissima crisi di liquidità". Così il sovrintendente del Teatro Carlo Felice Maurizio Roi a margine della presentazione della stagione 2016-2017 del teatro esorta il Governo Renzi a "sbloccare il prestito da 13 milioni promesso alla fondazione teatrale dalla Legge Bray per saldare il debito accumulato nel corso degli anni dall'ente".

"Abbiamo aumentato il pubblico, ridotto i costi, ricostruito un rapporto con la città e la Regione, compilato tutti i documenti richiesti, stiamo aspettando che gli uffici del ministero sblocchino la questione - sottolinea Roi - Il fatto che un teatro tra i più difficoltà in Italia nel 2013, a maggio 2016 non abbia ancora avuto il prestito promesso dalla Legge Bray è un fatto grave, la soluzione del problema non è più rimandabile".

Sul tema interviene l'assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo che invita il Mibact a 'muoversi': "La Liguria ha investito ed investe sul rilancio del Carlo Felice, ora ci deve credere anche il Governo - dichiara - i fondi previsti dalla Legge Bray devono essere sbloccati al più presto, la nostra scelta di patrimonializzare la fondazione ha già dato una solidità maggiore, ora tocca al Governo Renzi fare la sua parte".

Un primo aiuto è arrivato dal Comune di Genova, che ha investito 1,7 milioni di euro per rinnovare le apparecchiature sceniche del teatro. La realizzazione dell'investimento, inserito nel Piano triennale dei lavori pubblici del Comune, è appena iniziata con il primi lavori sul palcoscenico. "Ci permetterà di sistemare l'intera macchina scenica, - commenta Roi - gli apparati tecnologici del teatro, dalla sala prove all'orchestra, dai videoproiettori alle luci, fino alla movimentazione del palco".