cronaca

Ancora incertezza sulla data dello sgombero
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Passato, presente e futuro (incerto) in un solo colpo d'occhio. La tendopoli dei migranti a Ventimiglia sorge sul lungo Roya, ai piedi della città alta. Un pezzo di storia di Ventimiglia, che negli '50 e '60 era il luogo prediletto degli italiani che emigravano dal Meridione. Oggi la realtà è fatta da circa 200 migranti - perlopiù sudanesi - accampati in un campo non autorizzato.


Il futuro incerto riguarda il loro destino. Mancano ormai poche ore alla scadenza del termine perentorio imposto dall'ordinanza di sgombero emanata dal sindaco Enrico Ioculano. Allo scadere - se i migranti non avranno rispettato le disposizioni del provvedimento - si procederà alla rimozione coattiva. Non è ancora chiaro se questa si terrebbe eventualmente già domani o se tutto sarebbe rimandato a lunedì mattina. Sulla decisione peseranno anche le previsioni meteo, che preannunciano un decisioni peggioramento delle condizioni nelle prossime ore.


Intanto proseguono le polemiche politiche legate alla vicenda. Dopo l'auto sospensione dal Pd del sindaco Enrico Ioculano e di altri 11 consiglieri di maggioranza, è prevista nelle prossime ore un incontro tra il gruppo regionale de partito è il primo cittadino della città di confine. L'obiettivo è di tentare di ricucire lo strappo. Difficile tuttavia che Ioculano faccia marcia indietro senza risposte chiare da parte del governo sul tema dei migranti.