La Piazzetta di Portofino, tra le più glamour e famose del mondo, e il suo porto, saranno illuminati da una boa. A Portofino, nei prossimi mesi, sarà posizionata la struttura, realizzata dalla piemontese Italvalv, che produrrà energia elettrica sviluppando il movimento del mare e della brezza marina. L'idea di sviluppare una simile infrastruttura, già ribattezzata boa intelligente, è venuta alla neonata società di servizi "Portofino360" fondata da alcuni giovani del borgo per valorizzare la bellezza del territorio preservandolo e curandolo per creare posti di lavoro e recuperare le eccellenze locali.
"La boa è il nostro primo passo - racconta Alberto De Barbieri, presidente di Portofino 360 - allo studio abbiamo alcuni progetti sugli altri due rami di nostro interesse e cioè l'agricoltura, recuperando alcuni terreni sul monte di Portofino, e l'organizzazione di eventi: dopo aver offerto aiuto logistico all'evento Dolce e Gabbana dell'anno scorso, abbiamo in programma un appuntamento a ottobre di cui al momento non possiamo anticipare nulla". Il funzionamento della boa intelligente, la cui realizzazione sarà totalmente a carico dell'azienda che la produce, è stato spiegato questa mattina a Portofino nell'ambito di un convegno sulle energie rinnovabili.
"L'impianto ha tre sistemi - ha detto Alberto Roveta di Italvalv - utilizza il moto ondoso superficiale in entrambe le direzioni per sfruttare anche la risacca; il movimento galleggiante verticale e un sistema eolico per la brezza. Nella sua fase iniziale potrà produrre circa 10 kwatt".
"La boa è il nostro primo passo - racconta Alberto De Barbieri, presidente di Portofino 360 - allo studio abbiamo alcuni progetti sugli altri due rami di nostro interesse e cioè l'agricoltura, recuperando alcuni terreni sul monte di Portofino, e l'organizzazione di eventi: dopo aver offerto aiuto logistico all'evento Dolce e Gabbana dell'anno scorso, abbiamo in programma un appuntamento a ottobre di cui al momento non possiamo anticipare nulla". Il funzionamento della boa intelligente, la cui realizzazione sarà totalmente a carico dell'azienda che la produce, è stato spiegato questa mattina a Portofino nell'ambito di un convegno sulle energie rinnovabili.
"L'impianto ha tre sistemi - ha detto Alberto Roveta di Italvalv - utilizza il moto ondoso superficiale in entrambe le direzioni per sfruttare anche la risacca; il movimento galleggiante verticale e un sistema eolico per la brezza. Nella sua fase iniziale potrà produrre circa 10 kwatt".
IL COMMENTO
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