"Ogni giorno, presso le aree di parcheggio adiacenti ai terminal portuali di Genova, si assiste a scene di vita degradanti: camionisti provenienti dall’Est Europa che fanno la doccia all’aperto utilizzando bottiglie in precedenza riempite d’acqua". Uiltrasporti, con un comunicato, denuncia le situazioni di degrado e disagio che vivono quotidianamente gli autotrasportatori.
"Questi lavoratori utilizzano i tergicristalli dei propri camion comestendini di fortuna per fare asciugare il bucato, anch’esso fatto in condizioni precarie e di disagio sociale. Non si tratta di nomadie/o di senza tetto, ma di autisti di mezzi pesanti, che per forza maggiore hanno dovuto fare dei propri camion le loro case e le loro residenze per lunghi mesi. Se qualcuno pensa che questa sia una scelta di vita, noi vogliamo dire che questa è la conseguenza diretta di normative ingiuste. Il recepimento di alcune normative europee sta degenerando nello sfruttamento delle persone. Tali normative hanno messo in discussione l’ordinamento del lavoro italiano, compromettendo fortemente l’occupazione degli italiani e dei lavoratori stranieri che sono arrivati in Italia in cerca di un futuro migliore. Tutto questo scaturisce da una scorretta interpretazione di alcune Direttive Europee, in particolare la N° 96/71/CE e la N° 2014/67/UE, nate per favorire il lavoro somministrato, ovvero: il distacco transnazionale sul territorio europeo".
"Assistiamo a un utilizzo distorto delle agenzie di somministrazione che operano all’interno dell’Unione Europea. Le agenzie di somministrazione assumono i lavoratori, principalmente dall’Est Europa, ma anche italiani, secondo le loro le regole".
"Questi lavoratori utilizzano i tergicristalli dei propri camion comestendini di fortuna per fare asciugare il bucato, anch’esso fatto in condizioni precarie e di disagio sociale. Non si tratta di nomadie/o di senza tetto, ma di autisti di mezzi pesanti, che per forza maggiore hanno dovuto fare dei propri camion le loro case e le loro residenze per lunghi mesi. Se qualcuno pensa che questa sia una scelta di vita, noi vogliamo dire che questa è la conseguenza diretta di normative ingiuste. Il recepimento di alcune normative europee sta degenerando nello sfruttamento delle persone. Tali normative hanno messo in discussione l’ordinamento del lavoro italiano, compromettendo fortemente l’occupazione degli italiani e dei lavoratori stranieri che sono arrivati in Italia in cerca di un futuro migliore. Tutto questo scaturisce da una scorretta interpretazione di alcune Direttive Europee, in particolare la N° 96/71/CE e la N° 2014/67/UE, nate per favorire il lavoro somministrato, ovvero: il distacco transnazionale sul territorio europeo".
"Assistiamo a un utilizzo distorto delle agenzie di somministrazione che operano all’interno dell’Unione Europea. Le agenzie di somministrazione assumono i lavoratori, principalmente dall’Est Europa, ma anche italiani, secondo le loro le regole".
IL COMMENTO
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