
'Terremoto politico' nella casa del Pd savonese dopo la sconfitta al ballottaggio a favore del candidato sindaco di centrodestra Ilaria Caprioglio. Si è dimesso il segretario del Pd di Savona Fulvio Briano che ha definito la sua decisione "irrevocabile".
Secondo quanto appreso, questa sarebbe la risposta a una parte del partito democratico savonese che non avendogli perdonato la decisione di candidare Cristina Battaglia a sfavore del più amato Livio Di Tullio, gli ha chiesto un passo indietro. Briano comunque difende la decisione: "Lo rifarei - ha detto - perché ritengo Battaglia la migliore candidata che potevamo schierare a Savona". Secondo Briano poi "vi sono persone, anche iscritte al Pd, che durante la campagna elettorale e a urne aperte hanno lavorato per danneggiare la candidatura di Battaglia".
Secondo quanto appreso, questa sarebbe la risposta a una parte del partito democratico savonese che non avendogli perdonato la decisione di candidare Cristina Battaglia a sfavore del più amato Livio Di Tullio, gli ha chiesto un passo indietro. Briano comunque difende la decisione: "Lo rifarei - ha detto - perché ritengo Battaglia la migliore candidata che potevamo schierare a Savona". Secondo Briano poi "vi sono persone, anche iscritte al Pd, che durante la campagna elettorale e a urne aperte hanno lavorato per danneggiare la candidatura di Battaglia".
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo