cronaca

Nuovo vertice sul futuro dei lavoratori ma nessuna novità
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L'unico dato certo è la chiusura dello stabilimento di Via Schiva, tutto il resto è da definire. Non ha portato grosse novità l'incontro a Imperia tra il Gruppo Colussi e i sindacati per discutere del futuro dei lavoratori dell'Agnesi.

Per i 103 dipendenti si prospettano quattro strade. Una parte sarà trasferita in altri siti produttivi (primo fra tutti quello di Fossano); un'altra sarà impiegata in attività (la produzione di pasta fresca e sughi) che l'azienda sta studiando con soggetti economici del territorio; per chi ha i requisiti si prospetta un percorso di accompagnamento alla pensione; chi non rientrerà in nessuna di questa ipotesi riceverà invece un'indennizzo economico (che andrà tuttavia concordato).

Ma in quanti si 'salveranno'? Impossibile rispondere in questo momento.
L'ipotesi avanzata da Colussi si aggira tra i 78 e 92. Una forbice molto ampia, che sconta i tanti nodi da sciogliere. In primis il fatto che i trasferimenti siano legati alle qualifiche e alla volontà dei lavoratori di accettarli.

Proprio per sondare l'umore e la volontà dei dipendenti è in programma domani una nuova assemblea, durante la quale i sindacati faranno il punto sulle varie ipotesi in campo.
Non è da escludersi che vengano avviati anche dei colloqui individuali per capire quali siano le singole volontà. Soltanto dopo questi colloqui sarà possibile calcolare il vero numero di esuberi che produrrà la chiusura dello stabilimento Agnesi il prossimo 31 dicembre.