"Siamo preoccupati per i bambini tra gli 11 e i 15 anni, che fanno già uso di alcol. Inoltre, l'1,5% ha già utilizzato la sostanza secondo le modalità del binge drinking, la moda di bere molto nel fine settimana". L'allarme arriva da Gianni Testino, responsabile del Centro alcologico regionale dell'Ospedale San Martino, a margine della presentazione di "Alcol e patologie correlate. Rete integrata ospedale/territorio".
Secondo i dati riguardanti la popolazione giovanile, infatti, il 40% sotto i 18 anni ha già consumato bevande alcoliche. "Un fenomeno allarmante se si considera, tra l'altro, che ai minori ne è vietata la vendita - spiega Testino - ma soprattutto un dato che non ci possiamo permettere".
A preoccupare sono i rischi a cui va un contro un minore che consuma alcool. "Ricordiamo che un bambino assumendo alcol rischia più di altri - ha spiegato Testino - al di sotto dei 18 anni abbiamo infatti un 38% di probabilità in più di evolvere verso la dipendenza, oltre ai danni arrecati al sistema nervoso centrale. Lesioni che, se la modalità di consumo prosegue per uno o due anni, possono diventare irreversibili".
Secondo i dati riguardanti la popolazione giovanile, infatti, il 40% sotto i 18 anni ha già consumato bevande alcoliche. "Un fenomeno allarmante se si considera, tra l'altro, che ai minori ne è vietata la vendita - spiega Testino - ma soprattutto un dato che non ci possiamo permettere".
A preoccupare sono i rischi a cui va un contro un minore che consuma alcool. "Ricordiamo che un bambino assumendo alcol rischia più di altri - ha spiegato Testino - al di sotto dei 18 anni abbiamo infatti un 38% di probabilità in più di evolvere verso la dipendenza, oltre ai danni arrecati al sistema nervoso centrale. Lesioni che, se la modalità di consumo prosegue per uno o due anni, possono diventare irreversibili".
IL COMMENTO
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