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A Genova la protesta di Iren, Poste e trasporto pubblico
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Il Consiglio Regionale in programma martedì vedrà sovrapporsi tre diversi incontri con le organizzazioni sindacali, per affrontare altrettante emergenze occupazionali. "È un sintomo: le ricette per contrastare la crisi a Genova e in Liguria sono inadeguate e insufficienti. Dopo Ericsson, il rischio ora è un'altra ondata di esuberi – dichiara il consigliere regionale di Rete a Sinistra Gianni Pastorino - La situazione è sempre più critica, da ponente a levante continuiamo a registrare licenziamenti, aziende che chiudono, dismissioni di aree industriali, disoccupazione crescente. A questo si aggiungono le difficoltà complessive nel funzionamento degli enti pubblici, messi alle corde da carenza di fondi e di personale".

Alle 9.15 saranno incontrate le delegazioni sindacali di Iren, estremamente preoccupate dalle nuove misure stabilite dall’azienda circa l’organizzazione del lavoro: tra le possibili conseguenze potrebbe esserci la revoca del pronto intervento notturno. Alle 12 sarà il turno dei lavoratori delle Poste, anch’essi allarmati dai processi riorganizzativi e dalla decisione, annunciata dall’azienda, di voler mettere sul mercato la maggioranza del pacchetto azionario. Infine, alle 13, avrà luogo una riunione con i rappresentanti degli autoferrotranvieri (domani in sciopero per 4 ore a Genova) che si oppongono all’affossamento del bacino unico regionale da parte della Giunta. Una scelta, quest’ultima, che rischia di compromettere quanto fatto in precedenza per assicurare la tenuta finanziaria e occupazionale delle aziende del trasporto pubblico locale.

"Domani saremo ancora testimoni di una situazione intollerabile. Ma se davvero vogliamo trovare soluzioni uscire dalla crisi, allora il dibattito deve uscire dalle istituzioni per approdare su tavoli programmatici, a cui partecipino i sindacati, le associazioni datoriali e gli enti locali – sottolinea Pastorino  - Piuttosto che affrontare la crisi momento per momento, caso per caso, la Regione dovrebbe puntare su interventi legislativi di qualità che incentivino sviluppo e occupazione. Però bisogna capire se può riuscirci".

"Per questo, come dicevamo poco fa, è necessario di calendarizzare con urgenza un tavolo di confronto complessivo – conclude Pastorino - Un tavolo che abbia autorevolezza. e che si dimostri capace di interloquire sia col Governo sia con i soggetti economici e imprenditoriali del nostro territorio. Basta proclami, basta promesse. Servono subito strumenti per fronteggiare la crisi e per delineare percorsi di sviluppo".