Una commissione congiunta, anzichè un consiglio congiunto, tra Regione Liguria e Comune di Genova sulla vertenza Ericsson si svolgerà lunedì 25 luglio alle 13 a Sestri ponente. Lo hanno deciso le conferenze dei capigruppo di Tursi e della Regione che si sono incontrate questa mattina per fare il punto della situazione, dopo che il 13 giugno la multinazionale svedese ha dichiarato 385 esuberi a livello nazionale di cui 147 a Genova.
All'incontro parteciperanno tutte le commissioni del consiglio comunale, in modo da garantire la presenza di tutti i consiglieri e dei membri della commissione Attività produttive e Lavoro della Regione Liguria. E' questa l'opzione scelta dalle istituzioni locali per rispondere alle istanze dei lavoratori Ericsson anche se la scelta delle commissioni congiunte, anziché di un consiglio congiunto Regione-Comune, ha sollevato qualche polemica tra i consiglieri di opposizione di via Fieschi.
Rete a Sinistra - "E' uno scandalo, non vogliono fare il consiglio perché il centro destra vuole andare al mare - ha tuonato il capogruppo di Rete a sinistra Gianni Pastorino - La controproposta ha dell'incredibile: ci hanno detto che prima si farà una convocazione delle commissioni di Regione e Comune, probabilmente a Erzelli; e poi, semmai, programmeranno il Consiglio congiunto. Ma così è soltanto una perdita di tempo; i giorni passano e le speranze si affievoliscono - dice Pastorino - Il problema è che i consiglieri di centrodestra non sanno neanche quando scatteranno i licenziamenti: e allora gli ricordiamo che il 29 agosto, quando Ericsson lascerà a casa 140 persone, la stragrande maggioranza di loro sarà in vacanza a godersi il sole".
PD - "Per noi Ericsson è una grande priorità e non accettiamo l'indisponibilità del centrodestra ad affrontarla nell'ambito di una seduta congiunta dei Consigli di Comune e Regione. Vaccarezza, a nome del presidente Toti e della sua maggioranza, ha rifiutato la proposta, inviata anche per lettera, da Pd, Movimento 5Stelle e Rete a Sinistra di convocare a stretto giro una seduta straordinaria dei Consigli per dire no ai licenziamenti in atto - dice il Pd in una nota - Peraltro il presidente Toti non ci ha mai più fatto sapere nulla in merito al colloquio che era previsto con il Ministro Calenda, segno dell'evidente disinteresse e inefficacia dell'amministrazione regionale nei confronti di questa come di tante altre vertenze industriali. E' proprio il caso di dire: Toti, se ci sei batti un colpo".
M5S - "Seduta congiunta si, seduta congiunta no. Il Partito Unico sfoglia la margherita dell' emergenza Ericsson e si concentra su un dibattito sterile, autoreferenziale, lontanissimo dai veri problemi dei lavoratori, alle prese con la tredicesima procedura di esubero e abbandonati a se stessi". Secondo Alice Salvatore "Una Giunta responsabile prenderebbe in mano la situazione e andrebbe a battere i pugni sul tavolo a Roma in difesa dei lavoratori, per fermare gli esuberi e imporre a Ericsson un piano industriale serio di rilancio occupazionale per il nostro territorio, cancellando in toto la scellerata operazione Erzelli. Alzerebbe la voce di fronte a un Governo-banderuola che subisce in silenzio il rifiuto di Ericsson a sedersi al tavolo e, una settimana dopo, bacia la pantofola dell'azienda svedese alla convention annuale a Palazzo Madama."
Lega Nord - "Se i gruppi regionali del Pd e di Rete a Sinistra vogliono attaccare qualcuno, indirizzino le loro ironiche proteste al premier Renzi e ai ministri Poletti, Calenda e Franceschini, che nei giorni scorsi sono andati a riverire i vertici aziendali alla convention di Ericsson". Lo ha dichiarato Stefania Pucciarelli, che ha poi replicato alle polemiche sollevate da Pd e Rete a Sinistra: "I consiglieri e gli assessori del centrodestra lavorano come gli altri, se non di più. Inoltre, abbiamo sempre dato la nostra disponibilità ad ogni tipo di iniziative, senza preclusioni. Con tempistiche così strette, è molto più immediato, efficace, d'impatto e logisticamente semplice, convocare una Commissione piuttosto di un Consiglio. Ma, in tal senso, ribadisco che da parte mia non c'è mai stata nessuna preclusione".
Toti - "La riunione congiunta del Consiglio regionale e del Consiglio comunale è un evento assolutamente straordinario, peraltro più simbolico che operativo e va trattato con la straordinarietà che lo contraddistingue - ha replicato Toti - Sarebbe ingiusto che una tale solenne seduta si occupasse di una vertenza e non di tutte le altre in corso. Peraltro, la seduta congiunta delle commissioni di Regione e Comune, già convocata per lunedì prossimo, ci sembra il luogo più idoneo per individuare percorsi condivisi". Toti sottolinea che " su Ericsson continuiamo a sollecitare l'intervento del ministero per lo Sviluppo Economico e del ministero del Lavoro, veri titolari di una vertenza che coinvolge l'intero territorio nazionale e non solo la città di Genova."
Questa mattina intanto la rappresentanza sindacale unitaria di Ericsson in un incontro con i giornalisti ha ribadito l'urgenza di un intervento. "Abbiamo fatto 48 ore di scioperi - spiega Daniela Roccu - senza che questo abbia al momento portato ad un evolversi della soluzione e la voce inascoltata dei lavoratori è anche la voce inascoltata degli enti". L'auspicio dei lavoratori è che le commissioni congiunte siano uno strumento efficace per fare pressioni sul Governo, in particolare sul Mise, affinché "riconvochi il tavolo al quale l'azienda ha rifiutato di sedersi perché vogliamo parlare di lavoro e non di licenziamenti". Per i lavoratori il Mise ha uno strumento importante per convincere Ericsson a rivedere il piano di esuberi: "Ericsson ha detto di voler concentrare il suo core business in Italia sulla banda ultralarga e il 5g rispetto al quale il Governo italiano stanzierà almeno 7 miliardi di euro. Per questo il Mise può pretendere che venga quantomeno mantenuta l'occupazione".
All'incontro parteciperanno tutte le commissioni del consiglio comunale, in modo da garantire la presenza di tutti i consiglieri e dei membri della commissione Attività produttive e Lavoro della Regione Liguria. E' questa l'opzione scelta dalle istituzioni locali per rispondere alle istanze dei lavoratori Ericsson anche se la scelta delle commissioni congiunte, anziché di un consiglio congiunto Regione-Comune, ha sollevato qualche polemica tra i consiglieri di opposizione di via Fieschi.
Rete a Sinistra - "E' uno scandalo, non vogliono fare il consiglio perché il centro destra vuole andare al mare - ha tuonato il capogruppo di Rete a sinistra Gianni Pastorino - La controproposta ha dell'incredibile: ci hanno detto che prima si farà una convocazione delle commissioni di Regione e Comune, probabilmente a Erzelli; e poi, semmai, programmeranno il Consiglio congiunto. Ma così è soltanto una perdita di tempo; i giorni passano e le speranze si affievoliscono - dice Pastorino - Il problema è che i consiglieri di centrodestra non sanno neanche quando scatteranno i licenziamenti: e allora gli ricordiamo che il 29 agosto, quando Ericsson lascerà a casa 140 persone, la stragrande maggioranza di loro sarà in vacanza a godersi il sole".
PD - "Per noi Ericsson è una grande priorità e non accettiamo l'indisponibilità del centrodestra ad affrontarla nell'ambito di una seduta congiunta dei Consigli di Comune e Regione. Vaccarezza, a nome del presidente Toti e della sua maggioranza, ha rifiutato la proposta, inviata anche per lettera, da Pd, Movimento 5Stelle e Rete a Sinistra di convocare a stretto giro una seduta straordinaria dei Consigli per dire no ai licenziamenti in atto - dice il Pd in una nota - Peraltro il presidente Toti non ci ha mai più fatto sapere nulla in merito al colloquio che era previsto con il Ministro Calenda, segno dell'evidente disinteresse e inefficacia dell'amministrazione regionale nei confronti di questa come di tante altre vertenze industriali. E' proprio il caso di dire: Toti, se ci sei batti un colpo".
M5S - "Seduta congiunta si, seduta congiunta no. Il Partito Unico sfoglia la margherita dell' emergenza Ericsson e si concentra su un dibattito sterile, autoreferenziale, lontanissimo dai veri problemi dei lavoratori, alle prese con la tredicesima procedura di esubero e abbandonati a se stessi". Secondo Alice Salvatore "Una Giunta responsabile prenderebbe in mano la situazione e andrebbe a battere i pugni sul tavolo a Roma in difesa dei lavoratori, per fermare gli esuberi e imporre a Ericsson un piano industriale serio di rilancio occupazionale per il nostro territorio, cancellando in toto la scellerata operazione Erzelli. Alzerebbe la voce di fronte a un Governo-banderuola che subisce in silenzio il rifiuto di Ericsson a sedersi al tavolo e, una settimana dopo, bacia la pantofola dell'azienda svedese alla convention annuale a Palazzo Madama."
Lega Nord - "Se i gruppi regionali del Pd e di Rete a Sinistra vogliono attaccare qualcuno, indirizzino le loro ironiche proteste al premier Renzi e ai ministri Poletti, Calenda e Franceschini, che nei giorni scorsi sono andati a riverire i vertici aziendali alla convention di Ericsson". Lo ha dichiarato Stefania Pucciarelli, che ha poi replicato alle polemiche sollevate da Pd e Rete a Sinistra: "I consiglieri e gli assessori del centrodestra lavorano come gli altri, se non di più. Inoltre, abbiamo sempre dato la nostra disponibilità ad ogni tipo di iniziative, senza preclusioni. Con tempistiche così strette, è molto più immediato, efficace, d'impatto e logisticamente semplice, convocare una Commissione piuttosto di un Consiglio. Ma, in tal senso, ribadisco che da parte mia non c'è mai stata nessuna preclusione".
Toti - "La riunione congiunta del Consiglio regionale e del Consiglio comunale è un evento assolutamente straordinario, peraltro più simbolico che operativo e va trattato con la straordinarietà che lo contraddistingue - ha replicato Toti - Sarebbe ingiusto che una tale solenne seduta si occupasse di una vertenza e non di tutte le altre in corso. Peraltro, la seduta congiunta delle commissioni di Regione e Comune, già convocata per lunedì prossimo, ci sembra il luogo più idoneo per individuare percorsi condivisi". Toti sottolinea che " su Ericsson continuiamo a sollecitare l'intervento del ministero per lo Sviluppo Economico e del ministero del Lavoro, veri titolari di una vertenza che coinvolge l'intero territorio nazionale e non solo la città di Genova."
Questa mattina intanto la rappresentanza sindacale unitaria di Ericsson in un incontro con i giornalisti ha ribadito l'urgenza di un intervento. "Abbiamo fatto 48 ore di scioperi - spiega Daniela Roccu - senza che questo abbia al momento portato ad un evolversi della soluzione e la voce inascoltata dei lavoratori è anche la voce inascoltata degli enti". L'auspicio dei lavoratori è che le commissioni congiunte siano uno strumento efficace per fare pressioni sul Governo, in particolare sul Mise, affinché "riconvochi il tavolo al quale l'azienda ha rifiutato di sedersi perché vogliamo parlare di lavoro e non di licenziamenti". Per i lavoratori il Mise ha uno strumento importante per convincere Ericsson a rivedere il piano di esuberi: "Ericsson ha detto di voler concentrare il suo core business in Italia sulla banda ultralarga e il 5g rispetto al quale il Governo italiano stanzierà almeno 7 miliardi di euro. Per questo il Mise può pretendere che venga quantomeno mantenuta l'occupazione".
IL COMMENTO
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