Quindici anni fa il G8 a Genova: il mondo lo scoprì con Primocanale

Il G8 di Genova fu un’esperienza drammatica per quanto accadde per le strade della citta e soprattutto per la morte di Carlo Giuliani, vittima di una serie di giornate di paura e tensione.

Raccontare quelle ore senza interruzione da parte di Primocanale, giornalisti e tecnici, fu difficile ma estremamente importante per la consapevolezza che tutti noi avevamo di un responsabilità, quella di informare Genova, la Liguria l’italia e il mondo di avvenimenti che potevano segnare la storia del vertice tra i grandi della terra. Ruolo che tutti ci hanno riconosciuto con attestati di grande valore.

Quella avventura di 15 anni fu una coraggiosa iniziativa editoriale di Primocanale, la summa di un grande lavoro. Eravamo operativi 24 ore su 24, alloggiavamo in un albergo dentro la zona rossa e si pranzava velocemente dove ora c’è la redazione.

I ricordi? Personalmente due in particolare: la busta esplosiva nel commissariato di san fruttuoso che ferì un carabiniere, notizia che demmo per primi assicurandoci la credibilità, e Genova come Belfast nel giorno del lutto di Carlo Giuliani. Sulla terrazza del grattacielo, non a caso, le televisioni di tutto il mondo.

Ricordo che troupe tedesche, francesi e americane vennero a lavorare accanto a noi perché dopo le immagini che trasmettavamo dai Magazzini del Cotone dove erano stati collocati i colleghi, un po’ tutti vollero venire a conoscerci.

Primocanale, allora come adesso, non è cambiata: l’informazione prima di tutto al servizio della gente. E quello fu un banco di prova difficile che riuscimmo a superare anche col cuore.