
Attualmente in Italia solo 800 comuni su 8.000, tra cui Genova, aderiscono al progetto Sprar, un programma di qualità superiore e di maggiore durata rispetto all'accoglienza temporanea del Ministero dell'Interno, che comprende formazione e inserimento lavorativo. Tutti gli altri sono inseriti in centri, allestiti a cura della Prefettura, dedicati all' accoglienza in emergenza.
A fine anno ci sarà un nuovo bando triennale con alcune novità: i Comuni che già partecipano a 'Sprar' potranno lavorare in continuità, senza partecipare nuovamente alla gara, mentre quelli che ospitano un numero di profughi pari allo 0,3% della popolazione saranno dispensati dalla partecipazione all' accoglienza in emergenza.
Sul territorio della Città metropolitana di Genova i Comuni minori accolgono 376 profughi, rispetto alla popolazione sono lo 0,14%, mentre il capoluogo accoglie tutti gli altri, lo 0,3% degli abitanti. A Genova su sollecitazioni del Comune alla Prefettura, si pratica perlopiù l'accoglienza diffusa: più della metà dei rifugiati è collocata in appartamenti.
IL COMMENTO
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