“Ad oggi non c'è nessuno strumento forte e rappresentativo del settore come il Salone nautico di Genova. Ci siamo sentiti soli in questa battaglia. Ora no, oggi le istituzioni sono presenti”, ha detto Demaria. Un'edizione che si giova dei numeri ancora una volta positivi registrati dal settore: una crescita del 12% rispetto al 2015, con una crescita stimata del 7,5% a fine 2016.
A partire dalle prossime edizioni cambierà la formula organizzativa. Addio a Saloni nautici, la società che finora ha organizzato la manifestazione, via libera a “un nuovo strumento giuridico – lo ha definito Demaria – frutto di incontri avvenuti a giugno, che sarà la forza del Nautico”. Si tratterà di una newco tra Fiera, Porto Antico e istituzioni locali, aperta ad altri soggetti e all'organizzazione di altre manifestazioni.
Il presidente Toti sottolinea: “Non c'è nulla di immutabile, ma fino a quando non ci sarà un evento più importante il Salone Nautico di Genova resterà il più rappresentativo”. Dunque apertura ad altre location, anche se il discorso è rimandato. Ancora Toti: “Genova e la Liguria non possono perderlo. Noi istituzioni abbiamo dimostrato di essere capaci e di fare sistema. Vediamo invece che la categoria si dilania in egolatrie che nulla hanno a che fare con la competitività del mercato”.
Il Pd, invece, attacca la Regione: "La giunta ligure ha sbagliato e l'immobilismo del presidente Toti mette a rischio l'unicità del Nautico - accusano Paita e Rossetti - La decisione di Nautica Italiana di spostarsi in Toscana farà venire meno l'unicità del Nautico di Genova e assesterà un altro grave colpo all'economia ligure. Ben venga il lavoro collegiale con le altre istituzioni, ma non bastano gli annunci insieme al Comune, bisogna agire concretamente perché tutti gli interlocutori rispondano positivamente", dicono Paita e Rossetti scagliandosi contro Toti.
IL COMMENTO
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