
Il vigile è stato interrogato dal pm Alberto Landolfi. Difeso dall'avvocato Stefano Sambugaro, è accusato di concorso per omissione in omicidio. L'agente ha spiegato di non conoscere nessuno dei componenti delle due famiglie, ma di essere stato contattato quel giorno dai Bruzzese che si erano presentati al comando dove lui lavora per dirgli di intervenire.
"Sono arrivato e mentre stavo controllando le carte e i documenti è iniziata la rissa. All'inizio ho provato a intervenire ma poi sono entrato nel pallone, non sapevo cosa fare. Poi ho chiamato la centrale. Ho detto a tutti di entrare in casa e di aspettare. Non ho visto che Larosa era stato ferito mortalmente, ho scoperto che era morto solo all'arrivo dei medici del 118". La lite, sfociata poi nell'omicidio, era nata per una questione di confini tra le proprietà delle due famiglie, imparentate tra di loro. Le discussioni andavano avanti da anni.
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