
"E poi c’è il problema delle sedi", prosegue Pastorino. "La legge 90 stabilisce che dovrebbe esserci un Sert per ogni municipio; a Genova, invece, le sedi sono sempre meno: il Sert di Corso Destefanis è chiuso da tempo e accorpato con quello di Quarto, quello di Sampiedarena è finito al Celesia dopo il collasso strutturale dello stabile che lo ospitava, ormai sono soltanto 4 i centri operativi. Come se non bastasse, ASL 3 ha riunito in un solo dipartimento i pazienti psichiatrici e gli affetti da dipendenze".
La fotografia resa dai sindacati parla di una situazione in rapido mutamento e dela necessità di stare al passo. Ma c’è qualche spiraglio che fa ben sperare. "Grazie al lavoro fatto in passato - sottolinea il consigliere di Rete a Sinstra - i Sert genovesi restano un servizio all’avanguardia. E soprattutto restano un servizio pubblico: a differenza di molte altre parti d’Italia, infatti, a Genova si è evitato e si continua a evitare l’intervento dei privati in questi servizi così delicati".
IL COMMENTO
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