Se la furbizia del Viperetta cade sull'epiteto infamante

Chissà quante volte Massimo Ferrero si sarà pentito di non aver dato retta a Sinisa Mihajlovic, che nel gennaio del 2015 si era opposto fino all'ultimo all'innesto invernale, in una Sampdoria allora piazzata al terzo posto, di un campione e personaggio tutt'altro che ordinario come Samuel Eto'o. Un colpo di fulmine che, come molte passioni improvvise, una volta tramontato sta sfociando in carte bollate, accuse e insinuazioni, compresa quella, pesantisssima o di rara grevità a seconda di come la si voglia leggere, che vede Viperetta bollare il Pallone d'Oro africano come «'sto pedofilo». Una caduta che ha lasciato il calciatore sbigottito ancor più che indignato.

Dicendo a George Gardi «Io non sono un presidente come quelli che conoscete voi», certo, il patron della Sampdoria potrebbe aver avuto un guizzo di sincera autocritica.

All'indomani della pubblicazione esclusiva su Primocanale.it della telefonata che ha indotto il procuratore di Eto'o a presentare contro Ferrero una querela, l'impatto della vicenda resta comunque controverso tra i sampdoriani. I più smaliziati si chiedono se davvero il “Viperetta” sia astuto come molti dicono ed egli stesso crede, se non si è curato di moderarsi in una conversazione che l'interlocutore, a proprio beneficio, non era improbabile avrebbe registrato.

Nel mondo blucerchiato che pulsa sui social c'è anche chi se la prende non con la malattia, bensì con chi diagnostica l'affezione. Ma Eto'o stesso e il suo entourage tuttora si sorprendono di come molti si siano soffermati più sugli aspetti di colore, sui luoghi comuni romaneschi di un personaggio abilissimo nell'interpretare il ruolo del popolano naif, che non sulla disinvoltura nell'uso di un epiteto infamante.

Ferrero ha appena compiuto 65 anni, è alla sua terza stagione nel calcio, dovrebbe ormai averne assimilato i codici e i canoni. Anche perché ogni sua azione, dal 12 giugno 2014, produce effetti non solo sulla sua reputazione personale, ma anche su quella della UC Sampdoria, che per centinaia di migliaia di cuori è come e più di una persona cara. E dovrebbe esserla anche per lui.