
Il giovane, dopo aver contattato l'inserzionista e aver ricevuto le foto dell'abitazione, aveva versato una caparra di 650 euro su un Iban. Ma recandosi direttamente a Riccione aveva poi scoperto che l'alloggio era abitato da una famiglia del tutto estranea alla trattativa di affitto.
I riscontri tra gli accertamenti sull'utenza cellulare, il conto su cui è confluita la caparra e le indagini telematiche sul sito che aveva pubblicato l'annuncio-trappola hanno portato i carabinieri al giovane sanremese, che avrebbe truffato anche altri aspiranti turisti proponendo case sulla riviera romagnola e nel Salento.
IL COMMENTO
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