cronaca

Lanciata da un food blogger su Facebook, ecco chi aderisce in Liguria
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La pasta all'amatriciana, in questi giorni, è sulla bocca di tutti. Non per la sua bontà, come dovrebbe essere, ma perché la sua patria, un piccolo paesino in provincia di Rieti, non c'è più, sventrata dal terremoto proprio nei giorni dedicati al suo piatto bandiera. Eppure, proprio dalla cucina si è messa in moto una delle tante operazioni di solidarietà che in breve tempo ha raggiunto anche la Liguria.

L'idea arriva su Facebook da un grafico e food blogger, Paolo Campana: "Lancio una proposta a tutti gli amici ristoratori. Nei prossimi giorni devolviamo tutti un euro per ogni piatto di amatriciana ordinato e consumato? In questo modo, un euro partirà da noi e un euro dai nostri clienti".




Amatrice avrebbe dovuto festeggiare la sua specialità
nel weekend del 27 e 28 agosto. Il sisma, ovviamente, ha fatto saltare tutto. In men che non si dica, la proposta di Campana ha fatto il giro del web con l'hashtag #amatriciana ed è arrivata ai ristoratori. Centinaia di esercenti hanno già aderito nel centro Italia e molti si stanno organizzando altrove per spargere la voce.

Anche in Liguria le adesioni sono arrivate una dopo l'altra. Il portale Feste e Sagre Liguria ha voluto fare ancora di più, inviando una mail a 700 organizzatori con l'invito a sposare l'iniziativa in cambio della promozione gratuita sul sito. 



Anche il gruppo Occupy Albaro ha mobilitato i propri iscritti su Facebook annunciando un grande evento gastronomico nel quartiere del Levante cittadino in data 4 settembre. Anche qui l'amatriciana sarà il pretesto, mentre il vero obiettivo sarà raccogliere fondi per le popolazioni colpite dal terremoto. 

Iniziativa simile alla Festa dell'Unità in corso a Genova:
 per ogni piatto di spaghetti all’amatriciana che verrà venduto dalla Spaghetteria della Festa, verranno versati 3 euro sul conto corrente attivato dal Partito Democratico nazionale per raccogliere fondi destinati all’emergenza terremoto.