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Ha un lontano passato da consigliere nel Pci e nei Verdi
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I 5 stelle sono pronti (o forse costretti) ad una clamorosa marcia indietro. La candidatura di Marco Grondacci a sindaco della Spezia rischia di saltare. Il giurista ambientalista votato a stragrande maggioranza dalla plenaria dei grillini la scorsa settimana potrebbe non ottenere il via libera del movimento a livello nazionale.

Una decisione che sta creando forti malumori tra gli attivisti spezzini che avevano trovato una convergenza su un nome condiviso e conosciuto in città. Ma le regole sono regole – dicono dai vertici del Movimento – e il passato di Grondacci sarebbe in contraddizione con le severe norme interne: l’esperto di diritto ambientale conta infatti nel suo passato una legislatura da consigliere di circoscrizione nel Pci, da giovanissimo militante, negli anni ’80. E poi negli anni ’90 un’esperienza da consigliere provinciale dei verdi.

Ci sarebbero anche 9 mesi da assessore esterno nella giunta Pagano, ma quest’ultimo incarico non ostacolerebbe la sua candidatura. Le altre sì. Sono passati decenni, ma nel Movimento 5 stelle questo potrebbe bastare: martedì sera Grondacci si dichiarerà disponibile con riserva a candidarsi. Poi gli attivisti spezzini sarebbero pronti alla battaglia in difesa della candidatura ritenuta la più forte per vincere alle elezioni.