Sembrava che il suo addio a Genova, dopo la delusione regionale fosse uno strappo definitivo, o quasi, dalla politica. Ciao Regione ingrata, politica ingrata, centro destra ingrato, per cui tanto mi sono spesa in questi anni, prima a Palazzo Tursi, poi in Regione, nella pregiata aula consiliare, perfino nel quasi defunto Consiglio Provinciale, sempre dai banchi di una fiera, ma elegante opposizione.
Ciao Genova, dove conquistare spazi importanti di opposizione e ancor di più di governo, anche venendo da una destra liberale, decisa, quasi raffinata nei toni, sembra impossibile. Sembrava anche che Raffaella Della Bianca avesse perfino sbagliato il tempo della sua uscita: ma come se ne andava, delusa dal responso elettorale e forse ancor prima da come la sua orgogliosa autocandidatura alla presidenza della Regione era stata presa nelle fila allora un po' perdenti del centro destra, proprio quando Toti conquistava a sorpresa la vittoria in Liguria sotto le bandiere di Forza Italia?
E, invece, dove ti ricompare questa bella signora, bionda, elegante, puntuta anche se sempre nelle righe durante le più aspre polemiche politiche? A Milano, al fianco dell'uomo nuovo, Stefano Parisi, l'avversario di Giuseppe Sala, il candidato sconfitto con onore e oggi scelto da Silvio Berlusconi per organizzare le truppe sperse, e anche un po' sparse, dei moderati.
Raffaella Della Bianca è rapidamente diventata la leggiadra ombra del Parisi, durante la campagna elettorale la organizzatrice della macchina ed ora la sua spalla, la collaboratrice numero uno, nell'operazione affidata al suo capo.
Arrivata da Genova per seguire il marito che lavora nella capitale lombarda, Della Bianca ha subito conquistato la fiducia dell'allora candidato sindaco e in un battibaleno è diventata la donna-chiave del suo apparato in rapida costruzione. Chi meglio di lei, esperta di tattica politica, per assistere un uomo della esperienza tecnica di Parisi, digiuno, però, di campagne elettorali e di movimenti costituenti, come quello messo in piedi, a cavallo di questa per lui ruggente estate?
Messasi alla spalle il suo periodo genovese ed anche la antipatica storia del rinvio a giudizio nel processo per le “spese pazze”, la Della Bianca ha incominciato una nuova vita da superassistente. È sempre al fianco di Parisi, gli prepara l'agenda degli incontri, lo affianca in tutte le uscite pubbliche. Un'ombra bionda, esperta e attenta. Dicono che, in caso di vittoria, il candidato del centro destra le avrebbe adirittura offerto la carica di vicesindaco di Milano.
Forse è un'esagerazione, ma certamente il suo ruolo milanese di successo fa pensare a un'altra vice sindaca genovese, comparsa a Milano a fianco di un altro uomo “importante” della nuova geografia meneghina e italiana, appunto Giuliano Pisapia. Parliamo di Francesca Balzani, l'avvocatessa fiscalista, già assessora a Genova, eurodeputata e ancora oggi alla ribalta nelle indiscrezioni del futuro prossimo genovese.
Sia per lei che per Raffaella Della Bianca certamente il tanto atteso treno superveloce Genova-Milano, è già una realtà.
politica
Da Genova a Milano, Raffaella la delfina
Raffaella Della Bianca è ricomparsa al fianco di Parisi
2 minuti e 25 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Venerdì 22 Novembre 2024
Con 'Breathe' alle 21 Primocanale rivive la tragedia del Covid
Giovedì 21 Novembre 2024
Processo Morandi, incognita feste sulle udienze. In aula il 2 dicembre
Venerdì 22 Novembre 2024
Cultura, il sogno di Palazzo Ducale: "Biglietti gratis per le scuole"
Giovedì 21 Novembre 2024
Primocanile - Cani e gatti in redazione, gli animali di Primocanale
Ultime notizie
- Imperia, spettacolare incidente sul Lungomare Vespucci
- Grand Prix di ginnastica, sabato al Palasport di Genova il grande evento
- Imperia, in Prefettura l'incontro con il Garante per la tutela delle vittime di reato
- Sampdoria, a Palermo la maglia contro la violenza sulle donne
- I chiavaresi sulla svolta del cold case di Nada Cella: "Qui tanti hanno taciuto"
- Frode fiscale, processo per 'il re dei surgelati' Vetrano e la sua cerchia
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più