Il movente del delitto di Molassana in cui il 17 settembre è stato ucciso il ventottenne Davide Di Maria potrebbe essere una spedizione punitiva che la vittima e i due amici feriti effettuarono 24 ore prima per punire due giovani accusati di non acquistare hashish da loro ma da altri, presumibilmente da Guido Morso, come ipotizzano gli inquirenti.
Il retroscena che potrebbe aiutare a districare le complesse indagini sull'uccisione con una coltellata al torace di Di Maria è stato accertato dalla squadra mobile di Genova che ieri ha arrestato i due complici della vittima: Marco Mor N'Diaye (già in galera per il possesso di una delle due pistole presenti sul luogo del delitto) e Christian Beron Tovar detto Escobar, il colombiano che invece era ancora in libertà.
I due sono accusati in concorso di rapina in concorso e utilizzo indebito di carta di credito. Le stesse accuse che sarebbe state mosse anche a Davide Di Maria se non fosse stato ucciso. I tre amici nel primo pomeriggio del 16 settembre, il giorno prima del delitto, si sono recati in un garage di un trentenne nelle alture fra Marassi e San Fruttuoso. L'uomo venne picchiato e rapinato dei soldi che aveva nel portafoglio. Poi sotto minacce di morte obbligato a chiamare nel garage un amico che subì lo stesso trattamento: botte e minacce di morte, tanto da riportare una lesione ad un timpano dell'orecchio. Non solo: dopo essersi fatti consegnare il postamat da uno dei due Christian Beron si è recato in un vicino sportello bancomat per prelevare 600 euro.
Secondo gli investigatori Di Maria, N'Diaye ed Beron stavano cercando di allargarsi nello spaccio di droga. Che i loro concorrente potesse essere Guido Morso lo conferma quest'ultimo nelle prime dichiarazioni rese dopo essersi costituito dicendo che Di Maria gli doveva alcune migliaia di euro per una partita di hashish. Un prima faccia a faccia fra Morso e i tre rivali era avvenuto la mattina dello stesso giorno della spedizione punitiva nel garage: i quattro si incontrarono in un bar di piazza Alimonda. Da quell'incontro i quattro decisero di rivedersi il giorno dopo per saldare il debito in casa del senegalese, a Molassana, dove però il faccia a faccia fra i due gruppi di spacciatori, (a cui sorpresa partecipa anche Enzo Morso, il padre di Guido), finisce nel sangue e Di Maria viene ucciso con una coltellata al torace.
cronaca
Delitto di Molassana, nuovo arresto: in manette il colombiano
Era l'unico ancora in libertà
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