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Incontro a Recco tra il governatore ligure e i sindaci
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La Regione Liguria sta valutando la possibilità di richiedere lo stato di calamità naturale per il maltempo che si è abbattuto venerdì sulla regione in particolare nella parte a Levante. Lo ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti incontrando i sindaci del Golfo Paradiso e del Tigullio e relativo entroterra insieme all'assessore alla difesa del suolo Giacomo Giampedrone per fare il punto della situazione all'indomani dell'ondata di maltempo in Comune a Recco, una delle zone più colpite. "Chiudiamo la fase emergenziale e poi facciamo il punto dei danni", ha detto il governatore ligure, indicando che già da subito partirà la ricerca di risorse da destinare ai danni pubblici.

"Insieme alla Protezione civile nazionale - ha spiegato il governatore della Liguria - valuteremo nelle prossime ore se sia possibile attivare lo stato di emergenza regionale per far fronte ai danni subiti dalle strutture pubbliche.
I nostri tecnici sono pronti a mobilitarsi già da lunedì per la stima dei danni. Per quanto riguarda la Legge di stabilità, giovedì prossimo ho intenzione di portare all'esame della Conferenza delle Regioni un emendamento per consentire ai Comuni che abbiano subito danni durante un'allerta meteo di intervenire, utilizzando una parte dei fondi oggi bloccati dal patto di stabilità. A livello regionale, poi, in fase di assestamento di bilancio valuteremo un ulteriore aumento dei fondi destinati alla difesa del suolo e, eventualmente, lo stanziamento di risorse aggiuntive sui fondi Pico da destinare ai Comuni, in base ad una graduatoria, per il ripristino dei danni provocati dal maltempo di ieri".

"L'obiettivo è quello di arrivare al più presto ad avere una stima almeno spannometrica complessiva per poter intervenire nel più breve tempo possibile", ha detto Toti che ha invitato i sindaci a "fare un elenco".
"Ovviamente non avremo soldi per tutto, agiremo per graduatoria di importanza: le scuole sono in cima alla lista", ha sottolineato Toti che ha ringraziato tutti coloro i quali hanno lavorato in questa fase di emergenza e Luca Pastorino, deputato di Possibile, per aver proposto un emendamento alla Finanziaria in discussione in Parlamento per poter reperire risorse da destinare alla Liguria.

I SINDACI - Sono ancora in tenuta da lavoro i sindaci del Golfo Paradiso e Tigullio che partecipano alla riunione nel municipio di Recco insieme al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti per fare il punto della situazione il giorno dopo il maltempo che ha colpito la Liguria. La zona maggiormente colpita è la Valle del Tempo, striscia di terra che dal monte scende a valle attraversando Uscio, Avegno per arrivare a Recco. Gli amministratori fanno il punto dei danni subiti dalle strutture pubbliche.

"Il tetto della scuola non c'è più e anche la casa comunale è danneggiata - racconta Franco Canavello, sindaco di Avegno - abbiamo molte persone sfollate e non sappiamo ancora dove sistemarle perché l'edificio destinato ad accogliere le persone in criticità come queste è proprio la scuola e neppure l'albergo con cui abbiamo una convenzione è utilizzabile perché senza corrente elettrica".

Un pò più su c'è Uscio dove "il tetto dell'asilo è volato via e le vetrate della palestra sono andate in frantumi. 250 persone sono ancora senza luce e telefono" spiega il sindaco Giuseppe Garbarino. A Recco i danni hanno riguardato in particolare gli impianti sportivi e gli arredi: "una famiglia è ancora fuori casa e alcune zone sono ancora senza luce e telefono" precisa il primo cittadino Dario Capurro. A Sori, dove il comune fa sapere di essere quello con maggior problemi con la corrente elettrica, oggi pomeriggio un drone sorvolerà il territorio per una ricognizione dei danni subiti alle coperture delle abitazioni.

Tra gli amministratori presenti anche sindaco e vicesindaco di Portofino: "La caduta del pino dal tetto del Castello Brown è il danno maggiore perché è un danno morale - spiega Matteo Viacava - ma il vento ha anche strappato alcuni ormeggi della marina e danneggiato pesantemente la chiesa di San Giorgio".