cronaca

Il consigliere Melis: "Bisogna invertire l'approccio"
1 minuto e 22 secondi di lettura
Il caso del 'panino a scuola' sbarca in Regione con l'intervento del Movimento 5 Stelle in Consiglio. Il caso aveva tenuto banco in Comune a Genova, dopo la sentenza d'appello del Tribunale di Torino che riconosceva il diritto degli studenti a consumare a scuola cibo portato da casa, rinunciando al servizio mensa. La Regione sta preparando un documento di indirizzo rivolto a tutti i Comuni.

Precisano però i Cinque Stelle: "Si deve tenere presente che una sentenza di corte di appello come quella 'del panino' nasce da un problema specifico. Un problema di qualità della mensa di alcune scuole a Torino che ha lecitamente preoccupato i genitori: è stato avviato questo percorso ma non aveva in origine l'obiettivo che ora si sta prefigurando".

"L'approccio dev'essere inverso
- scrive il consigliere Andrea Melis - puntare a migliorare il servizio mensa, ampliare l'offerta del servizio nel rispetto di abitudini religiose, alimentari e intolleranze oltre che promuovere diete più equilibrate e prodotti del territorio. Assumere che la mensa non va bene e passare al pasto da casa è una resa su tutti i fronti. Anzi, un assist ai Comuni spesso in difficoltà economiche per pensare di ridurre o eliminare il servizio mensa nelle scuole come oggi lo conosciamo". 

"Secondo la sentenza, rimane comunque a carico dei Dirigenti Scolastici la responsabilità della scelta organizzativa e, quindi  se autorizzare o meno il pasto domestico. Attendiamo gli sviluppi ma la preoccupazione sull'educazione alimentare dei nostri figli è forte: una volta nelle scuole la cucina era come quella "di casa", ora di casa ci sarà il panino?