
"Appaiono, perciò, fuorvianti e fuori luogo - continua la nota - certe interpretazioni sulle rilevazioni AgCom, che deve misurare i tempi e la presenza dei politici in TV anche quando non si tratta l'argomento oggetto di imminente votazione popolare, come il referendum. Tempi e spazi della cronaca politica sono e debbono essere ragionevolmente valutati e l' AgCom ha il difficile compito di applicare la legge non solo con criteri meramente ragionieristici. E' quindi inaccettabile che i dati dell' AgCom vengano tirati da una parte e dall' altra secondo le rispettive convenienze".
Confindustria Radio Televisioni, considerata la delicatezza del momento e la grande attenzione sui temi in discussione, auspica pertanto che la consultazione referendaria possa svolgersi nel rispetto delle diverse posizioni politiche e rinnova il massimo impegno per la correttezza, la completezza e libertà dell'informazione.
IL COMMENTO
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