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Borgarelli, difeso dall'avvocato Antonio Rubino, si trova nel carcere di Marassi in isolamento e continua a dichiararsi estraneo alla vicenda.
Per i carabinieri del nucleo investigativo di Genova, coordinati dal pm Silvio Franz, non ci sarebbero dubbi sulla sua colpevolezza. Borgarelli aveva litigato più volte con lo zio e con altri compaesani per un sentiero di sua proprietà che porta nel bosco. L'infermiere dell'ospedale San Martino non voleva che gli estranei passassero con auto e moto e per questo aveva messo alcuni paletti e recinzioni per consentire solo il passaggio a piedi.
Avrebbe inoltre mentito su un dettaglio dei suoi spostamenti la mattina dell'omicidio, indicando un punto in cui aveva buttato la spazzatura mentre invece lo aveva fatto in un altro posto.
IL COMMENTO
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