cronaca

Lui disoccupato, avevano litigato per questioni di lavoro
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 E' stato condannato a 14 anni e due mesi, più tre anni in casa di cura, Luca Gervino il ventottenne che lo scorso gennaio ha ucciso sua madre, Patrizia Alvigini, e il cane nella loro casa di Recco. La sentenza, con rito abbreviato, è stata emessa dal giudice per l'udienza preliminare Ferdinando Baldini. Il pubblico ministero Alberto Lari aveva chiesto la condanna a 16 anni e quattro mesi.

Gervino, disoccupato e appassionato di arti marziali, aveva confessato l'omicidio subito dicendo di avere litigato con la madre per questioni di lavoro. Il giovane aveva colpito la donna con una mossa di jiu jitsu alle spalle e poi l'aveva soffocata sedendosi su un cuscino che le aveva messo sul viso.

I due, il giorno dell'omicidio, avevano avuto l'ennesimo litigio per questioni di soldi legati all'assenza di lavoro del giovane. Secondo gli inquirenti, Gervino avrebbe cercato di disfarsi del cadavere, ma capito che non avrebbe potuto farlo, disperato, avrebbe provato ad ammazzarsi. Il cane era stato ucciso perché abbaiava e dava fastidio.