Dati allarmanti per quanto riguarda gli studenti liguri. Secondo un'indagine portata avanti da 'Save the children' su tutto il territorio italiano, la percentuale di giovani compresi tra i 18 e i 24 anni che ha abbandonato gli studi dopo la scuola media, si attesta al 12% contro l'11% della media europea.
Tuttavia il dato è positivo se confrontato con la media nazionale che fa segnare un 14,7%. Analizzando attentamente i dati sono i giovani di sesso maschile quelli che fanno registrare percentuali maggiori di abbandono. La ricerca evidenzia alcune importanti carenze mostrate dagli studenti liguri, il 23,3% degli alunni di 15 anni non ha le competenze minime in matematica e quasi il 20% manifesta scarsa competenza nelle materie letterarie.
I dati, poi, sono ancora più preoccupanti se si approfondisce la partecipazione e la crescita culturale da parte dei giovani studenti; quasi la metà lo scorso anno non ha letto nemmeno un libro e il 60% non ha mai assistito a uno spettacolo teatrale. I dati nazionali evidenziano il legame fra povertà, studio e opportunità future, con l'assenza di opportunità e stimoli che si ripercuote sulla riuscita scolastica.
Il dato positivo che in Liguria fa da contraltare alle negatività riguarda il tempo pieno: 4 bambini su 10 che frequentano la scuola primaria hanno il tempo pieno a scuola (39,8%), una percentuale al di sopra della media italiana (31,6%) più alta nelle province di Imperia e Genova (63,2% e 43,6%). Bene anche nello sport, praticato con regolarità da 6 ragazzi su 10.
Il quadro italiano parla di bambini che d'inverno soffrono il freddo perché le famiglie non hanno i soldi per il riscaldamento, di vita in appartamenti poco luminosi e umidi con più di un bambino su venti che non riceve un pasto proteico al giorno. E le conseguenze della povertà hanno ripercussioni anche sul rendimento scolastico, così come il basso livello di istruzione dei genitori è considerato un fattore di rischio per il futuro dei bambini.
In Italia il 58,3% dei bambini tra 0 e 17 anni i cui genitori hanno un titolo di studio fermo alla licenza media sono a rischio di povertà ed esclusione sociale, contro il 13% dei figli di genitori laureati. Un dato particolarmente significativo per la Liguria dove più di un adulto su 3 tra 25 e 64 anni (36,6%, molto più della media europea del 27,5%) presenta livelli di scolarizzazione bassi.
I bambini sono sempre meno: il 2015 ha segnato il record negativo di nati, 485.780 in Italia, e in Liguria, una delle regioni più anziane con un tasso di natalità di 6,4 nati ogni mille residenti (la media nazionale è di 8 ogni mille) anche i minorenni sono sempre meno: 13,9% a Genova e 13,8% a Imperia, Savona e La Spezia.
Dal 2014, Save the Children ha attivato a Genova, precisamente a Sestri Ponente, un "Punto Luce", uno dei centri per dare opportunità formative a bambini e ragazzi che vivono in aree svantaggiate delle città. Quest'anno sono già 300 i minori fra 6 e 16 anni seguiti e più di 230 adulti
IL COMMENTO
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